Trasporti e soldi Fronte comune anticrisi
Alemanno chiama a raccolta i sindaci italiani per far fronte comune contro la crisi e lancia una nuova grande manifestazione per far sì che gli enti locali facciano sentire la propria voce. «In questo momento quantomai diffile e tempestoso, è fondamentale che i Comuni facciano sentire la loro voce e formulino un documento tecnico di grande valore», nel quale inserire le varie richieste e suggerimenti, in vista dei provvedimenti anticrisi che saranno varati a breve. Il sindaco della Capitale parla al consiglio nazionale dell'Anci e, alludendo alla crisi politica di questi giorni e alla necessità di varare provvedimenti anticrisi, ha esortato i Comuni a «far sentire il proprio peso prima che i giochi siano fatti». Alemanno lancia la proposta di organizzare una «nuova grande manifestazione, come quella dei mesi scorsi a Milano». Questa volta, «non per protestare ma per presentare le nostre proposte e pesare nelle scelte che dovranno essere fatte nei prossimi giorni». Rivolegendosi alla platea dell'Anci, Alemanno fa presente che «abbiamo di fronte molte incognite», sia a livello politico che a livello economico. Per questo, i Comuni si devono muovere con «tempi brucianti, altrimenti rischiamo di farci ascoltare solo una volta che i giochi saranno chiusi». In questo momento, bisogna puntare «al risanamento e allo sviluppo», «senza escludere i Comuni dal rilancio». Su provvedimenti anticrisi Alemanno esorta il governo a non puntare solo sulla dismissione del patrimonio immobiliare che «non sarebbe sufficiente ed è sbagliato perché si rischia di fare delle svendite a buon mercato che possono fortemente depauperare le risorse proprie di ogni città italiana. Il Patto di stabilità crea problemi anche se dovessero essere decise operazioni di dismissioni del patrimonio da parte dei Comuni». «Come Comuni, entro la fine dell'anno dobbiamo avere delle risposte, sia sul Tpl, sia sul Patto di stabilità», aggiunge Alemanno che ribadisce come i Comuni debbano affrontare «una situazione molto critica che rischia di bloccare gli investimenti e di creare gravi problemi ai servizi sociali e al Tpl». «Sul taglio dei trasferimenti per il Tpl, non c'è stato finora alcun risultato positivo - attacca il sindaco di Roma - La situazione è critica, serve un fronte comune tra Regioni e Comuni perché questo problema è la prima cosa che ci scoppierà tra le mani da gennaio: se non saremo in grado di rinnovare i contratti di servizio con le aziende del Tpl, la gente sarà costretta ad andare a piedi».