La Pisana decide l'addio ai monogruppi
Mercoledì la delibera in aula.Salvi quelli esistenti
Aquelli futuri. L'accordo è stato raggiunto giovedì scorso dalla riunione dei capigruppo e la proposta di modifica dell'art.12 del regolamento che ha istituito i monogruppi nel 2004, dovrebbe arrivare all'attenzione del Consiglio regionale mercoledì. Un'accordo frutto di una lunga trattativa e che «congela» i gruppi politici presenti alla Pisana, regolarmente costituiti, al 7 novembre. La proposta di eliminare all'interno dell'assemblea la rappresentanza di liste che non hanno partecipato alle elezioni locali, ma che sono comunque presenti in Parlamento, composta da un singolo consigliere, viaggia tra le commissioni regionali da molti mesi. Un po' per eliminare i costi un po' per "vendetta" contro chi ha deciso di lasciare il partito di origine. Due le motivazioni che hanno spinto sull'acceleratore i legislatori regionali, la prima politica, la seconda economica. Le dimissioni di Berlusconi, l'incertezza sull'imminente futuro del Pdl, chiamato oltretutto a congresso a fine mese, e una campagna elettorale comunque alle porte, sono tutti fattori che potrebbero portare alla formazione di nuovi gruppi parlamentari e dunque, potenzialmente, regionali. Tenere compatto il Pdl vietando ogni tipo di «scissione» in solitaria è dunque il carattere d'urgenza del provvedimento. Conti e bilanci sempre più restrittivi rappresentano invece la responsabilità economica dell'aula guidata da Mario Abbruzzese. I tagli ai costi della politica, infatti, oltre a rappresentare un tema elettorale sempre in voga, diventano sempre più urgenti. Vietare la possibilità di costituire nuovi monogruppi garantisce un risparmio di circa 150 mila euro l'anno. Ma non basta. Per questo, il consiglio regionale dovrà presto discutere la proposta di legge presentata da Francesco Storace nel luglio scorso che abolisce il vitalizio e, cosa ancora più urgente, rivedere numero e funzione delle commissioni, che proprio alla Pisana sono aumentate a dismisura, attestandosi a numero 20. Di queste, ad esempio in molti hanno dubbi sull'utilità delle quattro commissioni speciali istituite proprio dalla Polverini, i presidenti di queste ultime hanno diritto a un'indennità aggiuntiva di 1500 euro, oltre all'autista; i vice presidenti si trovano 800 euro in più in busta paga. Per cosa? La commissione per la candidatura olimpica di Roma nel 2020, ad esempio. O ancora quella per Roma Capitale e federalismo fiscale.