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Un altro studente ai domiciliari per devastazione

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Finoa ieri era libero di circolare per la città: sulle spalle aveva «solo» una denuncia. Ora, invece, non potrà uscire di casa perché la procura ha chiesto e ottenuto che Lorenzo Caddeo sia messo agli arresti domiciliari per la guerriglia scoppiata il 15 ottobre nella Capitale. Si tratta di un ragazzo di 19 anni, studente in un liceo romano, il padre è impiegato in un ospedale e vive a Trastevere, dove dovrà restare fino a quando gli inquirenti lo riterranno necessario. Le accuse contro il giovane sono quelle di devastazione, saccheggio e resistenza pluriaggravata. Reati ipotizzati dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti che coordina le indagini sugli scontri nel centro storico e a piazza San Giovanni. Propro qui Caddeo è stato fermato il sabato di guerriglia dagli agenti della polizia di Stato perché ritenuto responsabile del lancio di sampietrini e di aver partecipato al tentativo dell'assalto di un veicolo-idrante della polizia. In quell'occasione lo studente, secondo quanto verificato dagli investigatori esaminando materiale fotografico e video di quei momenti, avrebbe anche cercato di aprire la portiera del mezzo delle forze dell'ordine. Bloccato dagli agenti del Commissariato Trevi, il giovane avrebbe tentato, in base a quanto riferito dalla polizia, di darsi alla fuga aggredendo gli stessi agenti. Bloccato, fu identificato e denunciato a piede libero. Adesso, invece, è sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari dopo tre settimane dalla guerriglia urbana. Non si fermano intanto le indagini degli agenti della Digos e dei carabinieri per individuare gli altri responsabili degli scontri con le forze dell'ordine, degli atti di violenza contro istituti di credito, automobili parcheggiate, vetrate di negozi e supermercati distrutte. In quelle cinque ore un gruppo di black bloc, e in alcuni casi anche di giovani studenti violenti, hanno messo a ferro e fuoco la città, creando panico soprattutto tra chi stava partecipando pacificamente alla manifestazione contro le iniziative economiche prese dal governo italiano. Nei prossimi giorni non è infatti escluso che la magistratura possa chiedere che vengano emessi altri provvedimenti restrittivi contro i responsabili degli atti di violenza a Roma.

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