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Bulle alla scuola media: picchiata e ripresa col telefonino

Violenza su minori

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Aggredita dalle compagne di classe. Vittima una ragazzina di dodici anni della terza classe della scuola media «Ranaldi», a Primavalle. Venerdì scorso, senza motivo alcune baby bulle l'hanno braccata, strattonata, trascinata in bagno e picchiata: schiaffi e pugni. Un massacro filmato col telefonino e registrato in un video che ora potrebbe inchiodarle. La polizia municipale di Roma Capitale ha informato il Tribunale per i minori: «Data la gravità, abbiamo inviato una relazione dettagliata basandoci su quanto raccontato dalla vittima». La famiglia ha denunciato tutto alla polizia. I baby bulli continuano a tenere sotto scacco la scuola Ranaldi. Né l'attività delle forze dell'ordine che presidiano entrata ed uscita degli alunni, né gli esposti di professori e genitori sono stati sufficienti ad evitare l'ennesima aggressione. La Ranaldi in via di Torrevecchia, a Primavalle, aveva fatto parlare le cronache i primi giorni dello scorso ottobre, dopo un'altra aggressione subita da un'insegnante, colpita all'occhio con una biglia e finita in ospedale con la retina lesionata. Fatto questo denunciato alle forze dell'ordine, che da lì a pochi giorni hanno anche raccolto l'esposto e un'ulteriore denuncia di una cinquantina di genitori. Tra gli episodi più eclatanti riportati dalle famiglie, i banchi giù dal balcone, l'estintore contro un professore, «l'obolo» in bagno per fare pipì, passamontagna in classe, insulti e parolacce, insomma un inferno. Dal quale chi ha potuto è fuggito, vedi diversi insegnanti (ad oggi si contano dieci richieste di trasferimento in altri plessi) ed alunni (sono circa una quarantina quelli già migrati in altri plessi). Una scuola in balìa di 8-9 bulli sui quindici anni, ripetenti e cattivi. Dopo gli esposti, l'amministrazione aveva richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, l'idea era quella di istituire «l'ora di legalità», una lezione ad hoc tenuta da polizia e carabinieri. Il XIX Municipio sembrava intenzionato a voler mettere la parola fine sul «caso Ranaldi» chiedendo al Provveditorato l'allontanamento dei responsabili dei fatti di violenza e di chi, a sentire l'assessorato alla Scuola, avrebbe tentato di minimizzarli o giustificarli, ovvero la responsabile dell'istituto Renata Farina. «Atti di violenza di tale gravità non possono essere tollerati – ha ribadito dopo i fatti di venerdì l'assessore alle Politiche scolastiche del XIX Municipio, Benito Peri – è necessario affrontare il problema e risolverlo una volta per tutte». Nel frattempo, però, la situazione peggiora. La scorsa settimana un'alunna è stata colpita al volto da una sedia, portata al pronto soccorso, medicata con cinque giorni di prognosi, poi denuncia e fuga dall'istituto. «Il 29 ottobre abbiamo sollecitato per l'ennesima volta il Provveditorato a intervenire – spiegano i genitori – ma non riceviamo risposte. Nel frattempo, altre famiglie stanno spostando i loro figli». E poi il pestaggio in bagno di venerdì. L'ufficio Tutela minori della polizia municipale ha scritto al Tribunale per i minori perché si attivi, valuti la situazione dei ragazzi, il contesto in cui vivono e prenda provvedimenti. «Si tratta di ragazzi che nella maggior parte dei casi provengono da un contesto problematico o disagiato – puntellano il quadro dall'Ufficio della Municipale - che se presi soli non potrebbero rappresentare una minaccia per nessuno, ma che trovano nel branco la valvola di sfogo per dimostrare la loro forza. Spesso genitori ed insegnanti temono di fare esposti per paura di ritorsioni, invece il nostro consiglio è quello di denunciare e di rivolgersi a noi, che essendo incaricati proprio di seguire questi minori, segnalando i casi al Tribunale abbiamo la possibilità di correggere i comportamenti in maniera tempestiva, tutelando l'aggredito e gli aggressori».

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