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Alemanno: «Comportamento intollerabile. Parlerò con il prefetto»

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Cosìil sindaco Alemanno che ha aggiunto: «Fermo restando che vogliamo ascoltare tutti e fare in modo che ci sia la più ampia condivisione degli accordi contrattuali e del piano industriale di Atac deve essere chiaro che non permetteremo a nessun sindacato di mettere in difficoltà la città. Oggi stesso parlerò con il prefetto Giuseppe Pecoraro e gli chiederò di essere molto vigile per impedire che situazioni del genere si ripetano. Ci sono regolamenti precisi sulle agitazioni nel trasporto pubblico che non possono essere violati». Sulla questione, intanto, scende in campo il Codacons che presenterà oggi un esposto alla Procura della Repubblica. «Condividiamo le ragioni dei lavoratori ma forme di protesta di questo tipo sono inaccettabili - afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Rallentare un servizio pubblico come il trasporto metropolitano, utilizzato ogni giorno da centinaia di migliaia di cittadini, ha come unico effetto quello di danneggiare gli utenti, senza peraltro colpire il datore di lavoro. Già i mezzi pubblici della capitale non brillano certo per puntualita,' se poi i macchinisti decidono di rallentare ulteriormente il servizio, si arreca un ingiusto danno ai cittadini e si rischia la paralisi». Di «ennesima giornata di travaglio per gli utenti del trasporto pubblico» e di «disagi degni di una capitale del Terzo mondo», parlano il segretario del Pd capitolino Marco Miccoli, la responsabile Mobilità del Pd Stefania Giusti e il coordinatore del circolo Pd Atac Ruggiero Piccolo. «Alemanno e l'assessore Aurigemma - dicono - come sempre non hanno mosso un dito di fronte all'emergenza mentre l'azienda non riesce a far altro che accusare i lavoratori esasperati per la minaccia di tagli agli stipendi a fronte di un aumento del numero di dirigenti. Le condizioni di dissesto a cui questa giunta ha portato l'Atac le pagano tutte i lavoratori e i cittadini ma non si può condannare chi manifesta».

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