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Blitz del Pd sull'aumento delle tariffe taxi

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Cosìcome l'esito della votazione del maxi emendamento della commissione che, ricordiamo, si era riunita in extremis l'altroieri per trovare una soluzione condivisa al lungo, incredibile, percorso della delibera sul nuovo regolamento taxi. Il maxi emendamento è stato infatti approvato con 23 voti, sette contrari e un astenuto. All'interno del maxi-emendamento viene prevista l'installazione di colonnine telefoniche da collegare al numero unico di chiamata. In pratica, chiamando lo 060609 la telefonata verrà direttamente spostata alla colonnina più vicina e a raggiungere l'utente sarà il taxi che dovrà percorrere meno strada, con risparmi per utente e tassista. Così come richiesto dal vice capogruppo Pd, Fabrizio Panecaldo. Approvata anche la parte che rende obbligatoria la ricevuta automatica da rilasciare al cliente. Sarà poi la commissione a discutere come e se destinare parte degli incentivi previsti (circa cinque milioni) anche a favorire la diminuzione del costo di adeguamento delle autovetture che dovranno installare l'apparecchio di emissione della ricevuta. Tra gli altri incentivi, la convenzione assicurativa e con le officine per diminuire i costi di gestione del servizio. Tutto bene allora? Affatto. La seduta viene sospesa per mancanza del numero legale e poi ripresa con la proroga dell'orario a oltranza. Il voto finale era dunque atteso nella notte. Poi il colpo di scena. In serata arriva il sì unanime all'emendamento del Pd che stabilisce che eventuali aumenti tariffari debbano essere approvati dalla giunta capitolina previo parere della commissione capitolina Trasporti. Un accordo bipartisan che di fatto imbriglia ancora una volta la spinosa questione del rincaro delle tariffe che, a questo punto, potrebbe non arrivare. O almeno non in tempi brevi. I tassisti già gridano al «trappolone» mentre il Pd grida alla vittoria. «Ribadiamo la nostra contrarietà agli aumenti tariffari. La maggioranza ormai in difficoltà e senza numeri in aula, ha capitolato dopo ben undici sedute accettando di ritirare la delega in bianco alla Giunta sulle tariffe - spiega il capogruppo Pd Umberto Marroni - infatti, l'emendamento del evitando il libero arbitrio della giunta sugli aumenti». S.N.

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