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Stipendi d'oro ai manager «superflui»

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L'opposizioneinizia a "ricordare". «Mentre l'Atac è in una gravissima crisi finanziaria, con la Regione che gli nega 400 milioni di euro, mentre l'Ad di Atac invia una lettera ai lavoratori per chiedere sacrifici, mentre si prospetta l'aumento del biglietto c'è chi in azienda guadagna 645 mila euro all'anno (cifre ufficiali dichiarate dall'azienda: 350.000 euro come dirigente d'azienda, 225.000 euro nella voce variabile e 70.000 in qualità di Ad), come nel caso del dottor Gabbuti, Amministratore delegato di Roma Patrimonio, società controllata da Atac, che potrebbe essere internalizzata. Uno schiaffo alla morale - continua De Luca - chiedo al sindaco di intervenire nei confronti di Atac e di Gabbuti, affinché scelga se percepire gli emolumenti da dirigente o Ad dell'azienda, nel rispetto del codice di comportamento e l'indirizzo al risparmio tanto decantato dallo stesso Alemanno». Dalla Pisana, invece, si accendono i riflettori sul neo amministratore delegato Astal, Marco Coletti. «Mentre i cittadini del Lazio sono costretti a pagare sulla loro pelle i disservizi di un trasporto pubblico insufficiente, sembra che il vicepresidente di Atac, Coletti abbia appena avuto in dote dalla Polverini la carica di amministratore delegato di Astral. Lo stesso Coletti, che certamente sarà in possesso di competenza e professionalità percepisce altri emolumenti: quello da dirigente e quello da direttore OGR - dice Foschi - ho presentato un'interrogazione alla presidente Polverini per comprendere se ritenga davvero opportuna questa nuova nomina e non sia piuttosto necessario impegnarsi per far sì che la Regione onori il suo debito di 400 milioni di euro con Atac, fondi che darebbero respiro alle casse dell'azienda». Marco Coletti però non ci sta e replica: «Preciso che attualmente ricopro le cariche di Direttore Operativo Ogr e di vicepresidente Atac, la cui retribuzione complessiva è inferiore di circa il 10% di quella percepita precedentemente come direttore Industriale della stessa Atac. Sono pertanto stupito di tali sterili polemiche che certo non aiutano l'immagine aziendale Invito i consiglieri così solerti a consultare il mio curriculum e accertarsi della mia professionalità».

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