C'è l'accordo sui taxi Ora si «liberi» il consiglio
Laseduta del Consiglio comunale di questa mattina si aprirà con una novità importante: il ritiro dei 9.300 ordini del giorno dell'opposizione. La discussione sulla delibera taxi si concentrerà su circa mille emendamenti. Il voto finale dunque, salvo colpi di scena (e sul nuovo regolamento taxi non sarebbe la prima volta) arriverà oggi pomeriggio. La mediazione è stata condotta con successo dal presidente della commissione trasporti, Roberto Cantiani. Sospesa la seduta dell'assemblea infatti, si è indetta una riunione di commissione dove il Pdl è riuscito a trovare la quadra con Pd e Udc, accogliendo diversi emendamenti. Tra i più importanti quello del numero unico 060609 e dei criteri che verranno individuati per garantire la massima trasparenza nella sua gestione come ad esempio il Gps. L'accordo raggiunto ha scatenato tuttavia una paradossale corsa a prendersi il merito, non della delibera in sé per sé ma del fatto di aver liberato un ostaggio: l'assemblea capitolina dal regolamento taxi. Ecco allora l'appello del vicecapogruppo Udc, Paolo Voltaggio: «Non è possibile che vada oltre la situazione di stallo dell'Assemblea Capitolina ferma da due mesi sul regolamento taxi, delibera importante ma non meno di tutte le altre. L'Udc è pronta ad accogliere le forze moderate e responsabili per un progetto che eviti la paralisi dell'aula». Incalza il Pd. «Grazie all'opposizione del Pd in Commissione è passato il rafforzamento del tema della trasparenza, il numero unico pubblico e il fatto che i criteri sugli incentivi e le norme antiabusivismo passino prima in commissione consiliare e solo dopo in Giunta - hanno affermato in una nota Umberto Marroni, capogruppo Pd e Maurizio Policastro, vicepresidente della commissione trasporti - rimane aperto lo scontro con la maggioranza sulla delega in bianco all'esecutivo per la definizione della tariffe e sull'ipotesi di aumenti la cui entità non è stata peraltro ancora rivelata dall'assessore Aurigemma. Il Pd continuerà in aula la sua battaglia». Alla fine ci pensa il capogruppo Pdl, Luca Gramazio a riportare l'ordine: «Di fronte alle dichiarazioni dei colleghi ci verrebbe da chiamare un medico. Nella commissione mobilità siamo riusciti a trovare soluzioni alle richieste emerse durante il dibattito in Aula. Le parole a posteriori degli esponenti dell'opposizione sono incomprensibili. Sarà per guadagnarsi un trafiletto sui giornali. Noi, comunque, preferiamo continuare a lavorare».