SANCAMILLO Al Pronto Soccorso come in trincea 6 Frequenti aggressioni a medici e infermieri, ore di attesa prima di una visita, malati in barella per giorni: la situazione «esplosiva» del San Camillo non è diversa dagli altri pronto socc
Lospunto colto dall'Associazione, onlus che si occupa di sanità, sono state le aggressioni recenti nei pronto soccorso della Capitale, una delle ultime al San Filippo Neri, da parte di parenti infuriati per le attese o di malati, tossicodipendenti o soggetti psicologicamente più deboli che perdono il controllo di fronte ad una situazione di stress. Presso il San Camillo «le aggressioni sono continue e non c'è posto di polizia la notte - fa sapere Cedroni - ma i vigilantes che in caso di violenze non possono reagire se non chiamando il 113». Ad aggravare la situazione la chiusura o il «sottodimensionamento» del San Giacomo, Regina Margherita, Forlanini e del pronto soccorso del CTO.