Pronti a tagliare 90 mila metri quadri di cartellopoli
Unacifra esatta al centimetro ancora non c'è. Ma potrebbe essere questa la perdita di superficie che contribuirà a ridare decoro a Roma, se dalle buone intenzioni si passerà ai fatti, se cioè il Piano regolatore degli impianti pubblicitari, approvato in giunta a febbraio, avrà il semaforo verde anche in Aula Giulio Cesare. Ieri anche l'assessore alle Attività produttive Davide Bordoni ha chiesto una rapida calendarizzazione della discussione. «Roma è pronta da mesi a fare il grande passo di discontinuità con il passato, contrastando l'abusivismo degli impianti pubblicitari attraverso l'approvazione del piano regolatore» ha detto Bordoni che ha ricordato che «la prima fase dell'iter dello strumento normativo è conclusa. E occorre che l'assemblea capitolina calendarizzi subito la discussione del piano». Le regole non riguarderaranno solo la superficie. Ma anche il posizionamento con il rispetto di codice della strada e vincoli architettonici e dei beni culturali. E il rispetto della distanza minima. Regole anche per la giungla delle ditte autorizzate a piantare cartelloni, 404 a Roma. A Parigi e Londra, ma anche a Milano e Napoli, non superano la decina. Si calcola che oggi nella Capitale vi sia una superficie di 250 mila quadri di cartellonistica pubblicitaria. Un dato ricavato dalla banca dati delle autodenunce. «Con la delibera 37 del 2009, infatti - spiega Filippo Guardascione, portavoce del comitato Basta Cartelloni (associazione civica che vede con favore il Piano regolatore) si pianta un cartellone ovunque e in attesa dei controlli basta autodenuciarsi e pagare un canone». La superficie in discussione prevede la riduzione a circa 160 mila, 90 mila in meno degli attuali. Intanto si muore. Su via Tuscolana l'ultimo gravissimo incidente costato la vita a una coppia di fidanzati trentenni. Il giovane è morto sul colpo nello schianto dello scooter contro un cartellone abusivo posto sullo spartitraffico su via Tuscolana. Venerdì è deceduta anche la fidanzata, ricoverata in gravissime condizioni al San Giovanni. Anche per questo «l'approvazione del Piano Regolatore è fondamentale» ha concluso l'assessore Bordoni che si augura «che anche l'opposizione lo capisca, invece di convincersi che solo sparando addosso all'avversario si possa fare qualcosa di buono per la nostra città». Se sarà così dopo 20 anni la città avrà regole certe e chiare che potrà far rispettare, principi condivisi con le Soprintendenze. «Da tre anni a questa parte abbiamo fatto una pianificazione che non era mai stata fatta - ha ricordato l'assessore - e, contemporaneamente, portato avanti il ciclo di rimozioni di cartelloni irregolari, in collaborazione con i gruppi territoriali di Polizia Municipale. Ci siamo confrontati con associazioni cittadine e ambientaliste facendo conoscere loro come opera una pubblica amministrazione. Le rimozioni annuali che Roma Capitale effettua, le multe al pubblicizzato, i procedimenti a carico delle ditte sospette sono segnali tangibili di chi non sottovaluta il problema, ma sta facendo tutto quello che è in suo potere per risolverlo».