Pit-stop sindacale per la tratta T3 della metro C
«No,non è vero». Prima l'annuncio dei sindacati, poi la smentita dei vertici di Roma metropolitane. Ed è subito Giallo. A metà pomeriggio di ieri, mentre infuriava la polemica su debiti e crediti tra Comune e Regione (leggi Atac e Cotral), è arrivata la mina di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil: «I lavori per la costruzione della tratta T3 della metropo C da San Giovanni al Colosseo, non proseguiranno. Il mancato co-finanziamento della propria quota da parte della Regione Lazio obbliga Roma Metropolitane a sospendere la prosecuzione dei lavori». «La decisione - continuava la nota sindacale - è stata assunta dal consiglio di amministrazione di Roma Metropolitane il 27 ottobre in osservanza a quanto previsto dalla delibera n. 60 di luglio 2010 del Cipe che subordina il finanziamento alla formalizzazione degli impegni finanziari assunti dal Presidente della Regione Lazio e dal Sindaco del Comune di Roma». Inoltre, affondano le sigle, «a nulla valgono i fin troppo noti proclami e le rassicurazioni del sindaco Alemanno, mentre la grave inadeguatezza della Giunta Polverini, unitamente al contenzioso legale che interessa i lavori di prolungamento della linea metropolitana B tratta Rebibbia-Casal Monastero, di cui non è possibile prevedere i tempi di conclusione, rischiano persino di vanificare l'accordo siglato a luglio dalle federazioni sindacali con l'Assessore alla mobilità capitolina Aurigemma a salvaguardia della ricollocazione dei lavoratori licenziati da Metro C e B1». Quasi immediata la smentita dell'azienda: «La notizia che i sindacati provinciali hanno ritenuto di far circolare non è per nulla aggiornata. Il problema del finanziamento della tratta T3 è stato infatti definitivamente risolto. A seguito dei recenti colloqui intercorsi tra il sindaco Alemanno e la presidente Polverini, quest'ultima ha confermato l'erogazione delle somme di competenza regionale per la tratta T3 e il completamento della linea C». Per l'assessore alla Mobilità comunale Aurigemma si tratta invece solo di «Notizie false e tendenziose».