Baby bulli accoltellano al braccio un autista ad Acilia
Inqueste condizioni è giunto ieri sera all'ospedale Grassi di Ostia, l'autista della linea 04 dell'Atac, aggredito mentre guidava il suo mezzo per le strade di Acilia. È il terzo episodio di violenza che coinvolge le tratte del servizio pubblico solo negli ultimi due mesi nel XIII Municipio. I carabinieri sono ancora al lavoro per ricostruire la dinamica, ma secondo le prime testimonianze, a scagliarsi contro l'autista sarebbe stata una banda di teppistelli, tutti molto giovani e italiani. Il tutto è avvenuto intorno alle 20.30 mentre il bus transitava su Largo Rodolfo Villani ad Acilia. Forse a scatenare l'aggressione sono stati i soliti battibecchi tra passeggeri e conducente, scaturiti poi in una vera spedizione punitiva contro l'uomo, reo di aver risposto per le rime, che, nella colluttazione, è stato ferito al braccio da un fendente. Immediata la richiesta di aiuto e l'arrivo dell'ambulanza che ha portato la vittima al Grassi. Per lui diversi punti al braccio e il ricovero in ospedale. «Ora basta - dice Carmine Stornaiuolo, consigliere del XIII Municipio e operatore dell'Atac - siamo davvero stanchi di questo clima di violenza. Non si può lavorare in queste condizioni. Gli autisti sono diventati l'obiettivo di qualunque balordo, serve più sicurezza sui mezzi. Le cabine chiuse sono il primo deterrente per questi episodi assurdi. Vedere i colleghi in queste condizioni ci rammarica». Solo lo scorso 30 settembre era toccato a un altro collega della linea 01 venire picchiato a sangue da alcuni balordi su Corso Duca di Genova: la sua «colpa» era stata quella di non essersi fermato fuori dall'area prevista dal percorso, pur di raccogliere la gang. Pochi giorni dopo, il 4 ottobre, un altro autista era stato assalito dal marito di una passeggera, caduta mentre si trovava sul bus, dopo una brusca frenata. L'aggressore, un tassista, era andato a cercare il conducente addirittura al capolinea di Acilia. Nello stesso giorno a Roma botte, sputi e un dito infilato nell'occhio, con gravi conseguenze, a un altro guidatore.