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Abitanti ed esercenti contro la differenziata

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Nei Municipi III e XVII raccolta bocciata Camion Ama lontani per disabili e anziani

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Puntimobili troppo distanti o insufficienti, orari poco elastici, prossimità agli esercizi commerciali, ma soprattutto difficoltà di avvalersi del servizio per anziani e disabili: un quadro a tinte fosche quello tracciato dai romani che, nonostante abbiano risposto all'appello dell'Ama, non mancano di mettere in rilievo tutti i dubbi del caso, arrivando a prefigurare un «caso Marconi» bis, ovvero il ritorno dei cassonetti neri di «tal quale» fallita la fase sperimentale: «Succederà come nel XV Municipio – è critico il signor Antonio da piazza Bologna – le bollette sono aumentate eppure dobbiamo portare noi l'immondizia all'Ama? Ci stancheremo presto». Partiamo dai numeri. L'Ama ha organizzato la raccolta di scarti alimentari e organici individuando 46 punti mobili nel XVII Municipio e 34 nel III. Ogni mattina, dalle 6,30 alle 11,30, e nelle ore serali, dalle 21 alle 2 di notte, fascia questa destinata soprattutto alle attività commerciali, un operatore Ama presidia il camioncino consegnando di volta in volta le buste per la differenziata ai vari utenti. Rispetto alla dislocazione, le principali criticità riguardano intralcio alla viabilità ed eccessiva vicinanza alle attività commerciali. Sul primo punto, esemplificativo è il caso di via Michele di Lando, a pochi metri da piazza Bologna: qui, il camioncino Ama sosta per cinque ore continuative nel bel mezzo della carreggiata. «Altrimenti in questa strada non ci sarebbe stato posto», giustificano gli operatori. Quanto alle attività, il bar che si affaccia su piazza Bologna, e quindi anche sul punto di raccolta, già annuncia un esposto ai carabinieri: «Un camion di spazzatura davanti a un bar non è un bel vedere – spiega Gianni, il titolare - anche perché stanno qui fino alle 2 di notte». Sull'opportunità di raggiungere a piedi il punto mobile sono invece critici i fruitori del servizio: «Tanti anziani, come anche i disabili, fanno fatica – dice la signora Maria Luisa da piazza Mazzini, nel Municipio XVII – magari sarebbe stato meglio lasciare le campane». Obiezione, quella della distanza, ieri avanzata da diversi residenti, anche perché, trattandosi di un giorno festivo, i punti di raccolta erano sottodimensionati rispetto al solito: «Sull'opuscolo c'è scritto che gli operatori erano anche in viale Mazzini – è arrivata a piedi fino alla piazza la signora Anna – invece ho dovuto camminare fino a qui. Io lo faccio, altri non so». Infine, dubbi sull'efficacia dell'iniziativa. In media, come confermano gli operatori, ogni mattina si servono del punto mobile circa 250 utenze: «Ma tantissimi operatori sono bloccati in queste zone e, da quando è partito il servizio, i cassonetti restano strapieni». Ed effettivamente il caso di viale delle Provincie, a pochi passi proprio da piazza Bologna, conferma le osservazioni del signor Fabrizio, che conclude: «Vedremo se con il tempo le cose miglioreranno, per ora ci sono tante cose da sistemare».

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