Il giallo del killer: nell'auto a fari spenti col colpo in canna
Si tratta di Andrea Vella, 41 anni già in cella per l'omicidio di un trans
L'altranotte, a Tor Bella Monaca è stato fermato dai carabinieri insospettiti da quel tipo troppo solo e apparentemente troppo tranquillo, seduto nella sua vecchia Opel parcheggiata a fari spenti in via Gastinelli, nella periferia Est della Capitale. Si tratta di Andrea Vella, 41 anni, nato a Bolzano ma danni a Roma, ex guardia giurata, ex assassino, ex detenuto, uscito di galera nel 2005, tempo fa coinvolto in una lita coi trans, soggetti ai quali il pregiudicato continuava a legarsi, come lo è stato con la vittima del '97. E adesso?Cosa ci faceva lì? Perché era in auto a fari spenti, nascondeva sotto la coscia destra una Beretta modello 98 con matricola abrasa, una semiautomatica calibro 9x21 lo stesso usato dalle forze dell'ordine, con quindici colpi nel caricatore, uno in canna e altri nelle tasche, che alla vista dei militari era pronto a tirare fuori e forse premere il grilletto? È il caso che ha tinto di giallo una serata come tante altre, in cui i militari della Compagnia di Frascati e della locale Stazione setacciano le notti di Tor Bella Monaca rammentando prima di tutto l'ordine del loro comandante, il capitano Giuseppe Iacoviello: fermare chi si trova in strada senza far niente. Vella è stato immobilizzato, caricato in auto e portato in caserma alla stazione carabinieri di Tor Bella Monaca, arrestato con le accuse di detenzione di droga ai fini di spaccio e detenzione abusiva di arma. Da lì in poi gli investigatori hanno proseguito gli accertamenti. Sono andati nella sua abitazione in via dell'Archeologia e sono entrati. Pur se arredata in modo semplice, Vella non aveva rinunciato a dotare la sua casa di un accessorio: la cassaforte, di cui molti pregiudicati del quartiere sono forniti. All'interno tre sorprese: quindici grammi di cocaina, 100 di marijuana e 13 mila e 500 euro in contanti. Per cui la seconda domanda: Vella, nullafacente, come ha avuto quei soldi?Sono frutto di un presunto spaccio di droga? Oppure, visto che è un po' malconcio, e quindi non avrebbe molto da perdere, è stato pagato da qualcuno per svolgere un servizio sporco? Entrambi gli interrogativi stanno in piedi con uguale forza, il primo non risultà più o meno incerto del secondo. I recenti fatti di sangue che hanno insaguinato Roma e, in particolare, il quadrante Est della città, suggeriscono agli investigatori del comandante provinciale Maurizio Mezzavilla di non tralasciare alcuna pista. L'altra notte Vella sembrava un killer, piazzato nel modo giusto e armato come si deve. Aspettava qualcuno? Aveva il compito di premere il grilletto per uccidere o di ferire soltanto? L'esame dei carabinieri del Ris dirà se la pistola che aveva con sé ha già sparato. L'altro probabile scenario riguarda una presunta attività di spaccio da parte di Vella. A Tor Bella Monaca non è difficle uscire di prigione e ricominciare daccapo a guadagnare un po' di soldi vendendo qualche dose negli orari giusti. La droga è facile a trovarsi, sia per comprarla sia per venderla. Le indagini su Vella sono solo all'inizio. Se