Erica Dellapasqua Blitz del comitato anti-discarica al Festival del Cinema di Roma.
Obiettivodella trasferta «non è creare caos alla rassegna Film Festival - hanno motivato i due gruppi - bensì sensibilizzare anche i romani rispetto ad un problema che è di tutti, perché la discarica di Quadro Alto avrà ricadute negative sull'intero comprensorio di Roma Nord e non solo sul comune di Riano». Ieri erano circa una trentina, la staffetta all'Auditorium è partita alle 18,30 col comitato «No Discarica Riano», intorno alle 21 sono poi arrivati i rinforzi di «Sos Discarica Riano». Dissenso manifestato sotto forme pacifiche, come era stato annunciato. I rianesi hanno colto l'occasione per avvicinare il maggior numero di persone possibili, conosciute al grande pubblico e non, al fine di metterle a parte delle loro posizioni. «Continueremo ad ostacolare in ogni modo la decisione di realizzare una discarica a Quadro Alto», hanno infine ribadito al termine della serata. Questi cittadini fin da subito hanno risposto fattivamente all'appello alla mobilitazione del comune di Riano, non è infatti la prima iniziativa cui partecipano per confermare il loro secco «no» alla realizzazione della discarica nella cava di Quadro Alto. Da mesi ormai sono impegnati in manifestazioni, sit-in a Riano e nella Capitale, assemblee pubbliche, raccolta firme da consegnare al Presidente della Repubblica, e ieri i riflettori del Festival. Non per fare la voce grossa «ma solo per dare risalto nazionale al problema, una manifestazione così importante può aiutarci a fare arrivare il nostro messaggio a quante più persone possibili - così Giorgio Coppola, referente del comitato "Riano No Discarica" -. Consideriamo la decisione del Prefetto scellerata». Per i prossimi giorni, qualora nulla dovesse cambiare, e quindi la scelta di Riano e Corcolle quali siti alternativi a Malagrotta venisse declinata in fatti, i coordinamenti annunciano inoltre altre iniziative: «Ci incontriamo di volta in volta in assemblee pubbliche - ancora Coppola - per decidere la tabella di marcia, presidieremo le cave di tufo giorno e notte se necessario». Insomma, il monito del Prefetto Pecoraro, che ha invocato la collaborazione dei residenti, sembra non attecchire tra i rianesi. E mentre oggi una nuova protesta si svilupperà al cimitero Flaminio, il comune di Riano continua a battere le vie politiche e legali. Se da un lato si cerca un dialogo con la Regione per dibattere le relazioni tecniche formulate dalla Commissione speciale sui rifiuti nominata dall'amministrazione due settimane fa, dall'altro si sta preparando il ricorso al Tar, l'intenzione è quella di presentarlo la prossima settimana, contro la proclamazione dello stato di emergenza sul caso rifiuti, contro la nomina del prefetto a Commissario straordinario e contro la scelta di Quadro Alto quale sito alternativo, assieme a Corcolle nell'VIII Municipio, a Malagrotta. «La prossima settimana - conferma l'assessore all'ambiente di Riano, Luca Abbruzzetti - invieremo alla Commissione ambiente della Regione una relazione in cui approfondiamo tutte le ragioni per le quali questo sito deve essere considerato inidoneo ad ospitare una discarica, ragioni che spaziano dal mancato coinvolgimento dell'amministrazione comunale nell'iter al fatto che la stessa Regione, nel 2009, aveva già bocciato un progetto analogo. Non di meno, poniamo l'accento sulla non temporaneità della discarica e sulle ricadute sul piano ambientale, della salute e del traffico».