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Piazza Ss. Apostoli

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Lamobilitazione è stata organizzata dalla Uil. «Lo sciopero rappresenta uno straordinario successo: 20.000 lavoratori in piazza e oltre 5.000 adesioni tramite in nostro sito internet di coloro che sono stati obbligati a lavorare per rispettare i servizi minimi essenziali previsti dalla legge. Qualcuno vociferava e sosteneva che la Uil non avrebbe scioperato da sola. La piazza di oggi è la chiara dimostrazione che quel qualcuno si sbagliava», dice Giovanni Torluccio, segretario generale della Uil-Fpl, la categoria più numerosa che ha scioperato ieri insieme alla Uil-Pa, Uil-Rua e Uil-Scuola. «Sappiamo che i lavoratori non vorrebbero mai arrivare allo sciopero e li ringraziamo perché la rinuncia alla decurtazione della busta paga di un giorno di lavoro, soprattutto di questi tempi, è un grosso sacrificio. È altresì vero che la nostra pazienza è arrivata al capolinea - continua Torluccio - Non abbiamo scioperato solamente per contestare e protestare, ma per proporre un vero piano di rilancio della Pubblica Amministrazione, per riaffermare il valore del lavoro pubblico, razionalizzare e riqualificare la Pubblica Amministrazione, per rimuovere gli ostacoli che impediscono l'esercizio della contrattazione, per modificare la manovra che penalizza pesantemente le istituzioni territoriali». Hanno aderito alla proposta della Uil-Fpl i sindaci Alemanno, Pisapia, Emiliano, Vincenzi, Boccali, i governatori Polverini, Formigoni, Burlando, Marini, Vendola, i presidenti di Provincia, Barducci, Schittulli, Repetto, Guasticchi, Milia, Deriu e rappresentanti regionali di Anci e Upi. Assente il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. «Non si può continuare a vessare i dipendenti pubblici, la categoria di lavoratori che ha subito più penalizzazioni in questi tre anni, ma che al contempo paga più tasse sul lavoro» conclude Torluccio.

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