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Apre Trony. Chiude Roma. Per ore prigionieri in auto

La gente si accalca all'entrata del nuovo Trony

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Correvano in mezzo alle macchine bloccate nel traffico per raggiungere il prima possibile Ponte Milvio. Non erano su una pista ciclabile, ma sulla linea di mezzeria di via Flamina Nuova. Una strada a doppia corsia, dove auto e moto raggiungono velocità decisamente oltre i limiti quando non ci sono ingorghi. Ieri mattina, invece, la strada era un tappeto di lamiere. Tutte macchine ferme. Tra l'una e l'altra neanche lo spazio per far circolare i motorini. E nel poco spazio rimasto tra un paraurti e l'altro pedoni che correvano, scendendo dalle vetture per correre lungo Tor di Quinto: direzione, il nuovo centro commerciale di elettrodomestici ed eletronica Trony, in via Riano. A Ponte Milvio. Scene che sono iniziate con le prime luci dell'alba e sono andate avanti fino alle 11 del mattino, quando ormai il traffico era completamente congestionato e le auto percorrevano un metro ogni cinque minuti. Non solo gli automobilisti che percorrevano via Flaminia hanno dovuto fare i conti con il caos, ma anche chi si trovava sul Grande Raccordo Anulare e addirittura chi invece si trovava a chilometri di distanza, come in via Prenestina. Sì, perché da qui, fino a Ponte Milvio, compresa tutta la Tangenziale Est, direzione Corso Francia, il traffico era paralizzato. Tanto che la fila di lamiere cominciava da San Giovanni: per compiere questo tratto di strada alcuni automobilisti hanno impiegato quasi due ore. Insomma, la corsa all'acquisto di televisori, cellulari, lavatrici, videogiochi, dvd, computer e stampati a prezzi stracciati ha mandato in tilt la viabilità di tutta Roma Nord e di gran parte delle consolari che confluiscono a Roma Est, direzione Ponte Milvio, Lungotevere e piazzale Clodio. Per cercare di regolare il traffico sono scesi in campo 250 agenti della Polizia Roma Capitale che hanno dovuto fare i conti non solo con le lunghe file di auto, ma anche con l'ira degli automobilisti. In più di un caso un vigile urbano, nei pressi di Ponte Milvio, ha chiesto i documenti di identità a un automobilista e a un centauro che pretendevano di passare nelle strade chiuse dalla Polizia, ma, forse «forti» del caos che c'era in strada, si sono rifiutati. «Se vuole mi prenda il numero di targa e mi mandi la multa a casa». Detto fatto. A dover fare i conti con il traffico impazzito anche le linee bus. Ventotto sono state infatti le linee rallentate anche perché la linea B della metropolitana è stata parzialmente interrotta per un tentativo di suicidio. «Ero stato informato dell'apertura di Trony perché l'azienda ci aveva chiesto di mettere a disposizione un'area per i parcheggi - ha detto il presidente del Municipio XX Gianni Giacomini - e infatti abbiamo dato la disponibilità per l'area dell'ex Gran Teatro oltre a quest'area e ai normali posti auto gli automobilisti avevano a disposizione anche i parcheggi dello stadio Olimpico ma la maggior parte dei cittadini ha preferito non usufruirne perché voleva cercare un posto auto più vicino». Risultato: traffico in tilt, automobilisti furiosi, negozianti che hanno abbassato la serranda per mancanza di clienti. «I disagi che hanno dovuto patire molti romani ha una causa molto chiara: la leggerezza di un'amministrazione che, senza alcuna considerazione per quei cittadini che ogni mattina per recarsi al lavoro sono costretti a trascorrere già diverso tempo in auto, ha concesso l'autorizzazione per l'inaugurazione di un nuovo esercizio senza tenere in conto le ricadute sulla viabilità», ha detto il senatore del Pd Raffaele Ranucci.

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