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Nuovi siti È giallo sulle ispezioni «fulmine»

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Ildecreto firmato dal commissario per il superamento dell'emergenza Ambientale, il prefetto Giuseppe Pecoraro, arriva a Riano e alimenta le proteste del coordinamento dei cittadini contro la discarica che continueranno a opporsi «con ogni mezzo». «Dal documento emerge un giallo - spiega il portavoce Giorgio Coppola -. È scritto che il 6 ottobre sono stati nominati due esperti per svolgere l'attività istruttoria. Il giorno dopo Pecoraro ha annunciato i siti. Quale attività di ricerca hanno potuto svolgere in meno di 24 ore?». Il decreto, sottoscritto dal prefetto di Roma Pecoraro e trasmesso al Comune di Riano, individua le discariche provvisorie a Quadro Alto e Corcolle anche «considerati gli esiti dell'attività istruttoria e di verifica che gli ingegneri esperti nella materia, Luigi Sorrentino e Pietro Moretti, nominati con decreto del commissario delegato, prot. n.198831 del 6 ottobre 2011, hanno effettuato con articolate verifiche documentali e sopralluoghi condotti in raccordo con i funzionari della direzione regionale Attività Produttive e Rifiuti» e, recita, «visto il contenuto della relazione tecnica redatta dai predetti ingegneri in data 20 ottobre 2011, che costituisce parte integrante del presente decreto, che ne recepisce e approva il contenuto e le conclusioni». «Questa storia dell'istruttoria è un vero e proprio giallo - rincara Coppola -. Quale attività capillare di studio e di ricerca hanno potuto effettuare in meno di 24 ore i due supertecnici? Tutti ricordiamo la conferenza stampa di Pecoraro il 7 di ottobre, quali verifiche e sopralluoghi sono stati condotti in così pochi tempo? Noi vogliamo chiarezza». Nel testo del decreto vengono individuati anche i proprietari delle aree dove dovrebbero sorgere le due discariche (la società Brixia Verwaltungs Ag con sede in Svizzera per Corcolle e la Colari di Manlio Ceroni per Quadro Alto) ed è scritto: «È fatta salva l'eventuale individuazione di altri siti, tra quelli ritenuti idonei, che dovesse rendersi necessaria sulla scorta di ogni ulteriore esigenza sopravvenuta». «Un'altra anomalia è che sono stati acquisiti i pareri del presidente della Regione Lazio, del presidente della Provincia di Roma e del sindaco di Roma Capitale - conclude il portavoce del coordinamento - ma non quello del sindaco deputato a ospitare i rifiuti. Fino a prova contraria i sindaci in Italia hanno tutti lo stesso ruolo, non ne esistono di serie A e di serie B». Red. Cro.

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