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Spesa con lo sconto per i pensionati

La città dei famosi: Marco Giammarile

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Nella bottega di Marco frutta e verdura per i pensionati costano meno. 20% percento di sconto ogni martedì, giovedì e sabato. "C'è la crisi, anche mio padre guadagna 750 euro al mese, li aiuto", spiega lui. E loro ringraziano facendo la colletta per comprargli una bottiglia di champagne: «È stata una bella sorpresa - sorride nel ricordare - l'altro giorno era il mio compleanno e io avevo aperto il negozio normalmente. Alcuni nonni che erano venuti qui per fare acquisti se ne sono usciti con le buste della spesa, dopo cinque minuti me li sono visti tornare coi cabaret della pasticceria e una bottiglia di vino. In pratica lo sconto che gli avevo fatto se lo sono spesi per me, una soddisfazione ancora maggiore». Questo fruttivendolo di Torrevecchia di 31 anni, Marco Giammarile, ha aperto i battenti da un mese. Prezzi standard, nessuna "agevolazione", agli inizi. Poi però, col passare dei giorni, le prime "avvisaglie". È diventato evidente il fatto che qualche cliente avesse bisogno di una mano. «Molti signori, ancor prima di assicurarsi che la frutta fosse buona, guardavano il prezzo, poi facevano un giro tra i banchi, ritornavano ancora indietro pensierosi, si vedeva che stavano facendo i calcoli della spesa». Anche cinque minuti per decidersi a portare l'uva alla cassa. Oppure, la "finta" una volta esibito lo scontrino: «Ho cambiato idea, le pesche non mi servono più». Tutto questo prima che Marco pensasse a qualcosa ad hoc per loro, per i nonni del quartiere. Che oggi, nei giorni di "promozione", affollano il negozio di via Pieve Ligure. Qui, chi è in difficoltà, chi è pensionato, non deve "esibire" nulla: «Non voglio mortificarli, non sto certo a chiedere quanto prendono di pensione - chiarisce Marco - lo sconto in pratica alla fine finisco per farlo a tutti gli anziani». Sconto del 20% su frutta e verdura, dicevamo, ma anche offerte speciali intorno al 21 di ogni mese, quando insomma si tira la cinghia più degli altri giorni: «Con molti dei miei clienti sono stato al Caf di Torrevecchia - spiega ancora Marco - mi hanno portato loro per farmi vedere la situazione, per capire come vanno le cose nel quartiere, magari in futuro potremmo studiare promozioni ancora più mirate, che so, insieme con i pensionati guardare anche ai disoccupati». In negozio a dare una mano c'è anche la mamma di Marco, la signora Franca. L'iniziativa le piace, si inorgoglisce mostrando la "divisa" dell'attività, una felpa con le scritte degli sconti. La busta paga di suo marito, pensionato, è di 750 euro: «Ci mettiamo nei panni dei nostri clienti, anche noi capiamo cosa vuol dire qualche soldo in più a fine mese. E poi c'è anche un altro aspetto: credo che, anche se siamo qui da poco, in tanti ci vogliano già bene». Quanto ai pensionati, ricambiano con gesti persino al di sopra delle loro possibilità: «Oltre alla festa a sorpresa che hanno organizzato per il mio compleanno, davvero inaspettata - fa mente locale Marco - voglio ricordare anche Giancarlo, un altro pensionato che spesso alla fine del mese si ritrova in difficoltà, che mi ha regalato un giubbotto nuovo, ha detto che di sera inizia ad essere troppo freddo».  

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