C'è un camper per chi vuole sicurezza
Sportello mobile del Comune. Fino al 7 aprile i cittadini potranno fare segnalazioni
Èpartito ieri da piazza del Popolo il Camper della sicurezza, la nuova iniziativa itinerante del Campidoglio. Lo sportello mobile farà tappa in 39 strade e piazze dei 19 Municipi fino al 7 aprile 2012 per raccogliere i suggerimenti e le proposte dei cittadini. I romani potranno riempire un questionario, realizzato in collaborazione con l'associazione Quadrifoglio, sul quale risponderanno a 20 domande relative al tema della sicurezza. Ieri pomeriggio a piazza del Popolo sono stati raccolti 380 questionari. Molti cittadini si sono fermati anche solo per chiedere di cosa si trattasse, ma la maggior parte ha voluto rispondere alle domande. Ognuno di loro ha espresso la propria percezione della sicurezza. C'è chi ha scritto di aver paura nel proprio quartiere e chi invece vorrebbe più polizia in giro per le strade. C'è anche chi si sente tranquillo a girare per Roma. Francesca vive all'Appio Tuscolano. «Penso che esista un sottobosco di delinquenza a Roma, non solo nel mio quartiere» denuncia. Alessandra risiede al Portuense. Anche lei pensa che «molte cose non funzionano in città. C'è criminalità sparsa. E purtroppo molti si fanno giustizia da soli». Bruno abita al Flaminio. «Mi sento abbastanza sicuro nel mio quartiere - afferma - Però credo ci vogliano più controlli in città, soprattutto da parte della polizia municipale». Paola risiede a Talenti da quando è piccola. Negli anni ha visto il quartiere peggiorare sotto il profilo della sicurezza. «La sera ho paura a tornare a casa. Qualche anno fa non era così. Mi sentivo più tranquilla». Andrea vive a Monti. «Credo che ci sia microcriminalità. C'è un giro di soldi legato al commercio che ritengo poco legale». Antonia abita, invece, all'Eur. «Mi sento poco sicura a girare da sola, ma non solo nel mio quartiere. La metropolitana e Termini sono i luoghi peggiori, soprattutto a causa dei borseggiatori». Rosaria vive al Villaggio Olimpico. «Mi sento più sicura rispetto a qualche anno fa nel mio quartiere – racconta – Ma certamente la vivibilità è peggiorata per il numero di manifestazioni ed eventi che ci sono». Al taglio del nastro ieri pomeriggio era presente anche il presidente della commissione Sicurezza di Roma Capitale, Fabrizio Santori. «In passato abbiamo organizzato diverse iniziative, ma questo è il primo sportello mobile sulla sicurezza della Capitale – ha spiegato - Vogliamo sapere cosa pensano i cittadini, se si sentono sicuri, dove vogliono che l'Amministrazione intervenga». Tra i partner dell'iniziativa c'è anche l'associazione Fiaba, che promuove l'eliminazione delle barriere non solo architettoniche, ma anche culturali e psicologiche. «Se non c'è accessibilità globale, vuol dire che manca la sicurezza – ha detto il presidente dell'Onlus, Giuseppe Trieste – E se non c'è sicurezza, vuol dire che non ci sono pari opportunità per i cittadini». Una volta raccolti tutti questionari, l'Osservatorio Roma Sicura provvederà a fare una mappatura delle pericolosità nei diversi quartieri della città, così da prevenire possibili fenomeni.