Rebus sul nome dell'ultimo Rione
Cento anni. E un dubbio "amletico" sul nome esatto che fa ancora discutere i residenti. Si dice Della Vittoria o Delle Vittorie? Il rebus di questo quartiere, ultimo a meritare il titolo di Rione, il XVmo, comincia già dal nome. Un busillis ancora irrisolto, da accantonare nel giorno del centenario per lasciare spazio a scampoli di storia che partono da lontano. Come ogni vicenda che riguarda Roma. Prima di diventare piazza d'armi grazie al grande spazio erboso di circa 800mila metri quadrati l'area Della Vittoria (?) ospitò - molti secoli prima della edificazione delle caserme di viale delle Milizie e di Giulio Cesare dell'Italia umbertina - i Visigoti di Alarico, i Vandali di Genserico, gli Eruli di Odoacre, i Greci di Belisario, i Longobardi di Liuptprando, le truppe di Carlo Magno, Ottone II, Ottone III (che vi lasciò sul campo mille cavalieri), Enrico III, Enrico IV, Federico Barbarossa e Federico II di Svevia. Ma nel 1908 l'urbanizzazione del quartiere Della Vittoria muove i primi passi. L'occasione è la prova di volo dell'aviere francese Leone Delagrange che richiama una moltitudine di romani. L'esperimento non "decolla", il pubblico pagante minaccia una sommossa. Il sor Capanna scrive un sonetto «sto' fresco c'è venuto dalla Francia pe' buggerà li sordi a noi romani diceva de vola come un uccello e invece zompettava er sartarello». Tante le storie, le curiosità di un quartiere che racchiude una fetta rilevante della capitale. Basti pensare alla Città del Vaticano e, ironia della sorte, sviluppatosi proprio dopo il 1870. Grazie alle caserme, alle case dei militari e dei funzionari della nuova Italia e con l'impulso dell'Istituto Case Popolari che proprio in Prati, in particolare nella zona della ex piazza d'armi realizzò delle costruzioni illuminate. Oggi case di lusso. Tornando al presente a ricordare il centenario dell'ultimo Rione una mostra al Santo Spirito in Sassia, promossa dalla presidenza del XVII municipio, nell'ambito della Rassegna «Antiquari nella Roma Rinascimentale», con foto d'epoca e pubblicazioni uniche. A fare gli auguri al quartiere che ospita i Tribunali, la Rai e, tra gli altri la Casa Museo di Moravia, il Museo delle Anime del Purgatorio e il Cinema teatro dove nel 1965 suonarono i Beatles, anche il presidente dell'Assemblea capitolina Marco Pomarici. «Prati-Della Vittoria da sempre è sinonimo di opportunità e armonia da tutelare. Proprio qui sono cresciuto, vivo tutt'oggi e sono stato eletto consigliere in municipio». Una festa che ha coinvolto soprattutto le scuole del quartiere. Come la «Giuseppe Gioacchino Belli» e la «Col di Lana» con due mostre aperte ai cittadini anche lunedì e martedì prossimi dalle 9.30 alle 13.30, e dalle 15 alle 17. Per ricordare il Rione nato dopo l'Unità, nell'anno dei nostri primi 150 anni da italiani.