Nuove discariche Martedì le ordinanze
Nonsaranno d'urgenza ma individueranno aree, particelle e proprietari a cui dobbiamo notificarle». Così il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, commissario per l'emergenza rifiuti, ha dato risposte certe sui tempi per la realizzazione delle nuove discariche temporanee di San Vittorino e Riano. A tenere banco tuttavia è la vicenda della proprietà dei terreni, fino al 13 ottobre risultavano in possesso di una società, mentre mercoledì Manlio Cerroni, il «patron» di Malagrotta ha annunciato di aver acquistato proprio quei terreni. «Con l'aiuto dell'Agenzia del Territorio - ha detto il prefetto - è stata chiarita la questione dei proprietari. L'ordinanza è quella e qualunque proprietario è soggetto ai suoi effetti e cioè occupazione d'urgenza, espropriazione e gara. Non è che cambiando proprietario cambia qualcosa». La vicenda comunque non sarà semplice. «Corcolle è un'area che non può ospitare discariche. E la decisione del commissario Pecoraro va rivista alla luce dei vincoli esistenti sull'area e della presenza di una falda acquifera a poco più di un metro al di sotto della superficie del suolo - ricorda il consigliere capitolino Pd, Dario Nanni - Tra colpi di scena e dossier, su Roma si addensano sospetti di operazioni poco trasparenti sul trattamento dei rifiuti. Chiedo che Pecoraro renda note le indagini e i documenti di cui è in possesso senza riservarci altre sorprese». Sul fronte di Riano non va meglio. L'eurodeputato David Sassoli (Pd) ha annunciato un'interrogazione in Commissione europea «in modo da avviare le procedure necessarie a verificare se sussistano o meno le condizioni per trasferire la discarica nel Comune di Riano. L'emergenza Malagrotta, non può e non deve trasformarsi in un'emergenza Riano». Fronte caldo anche a Fiumicino dove dopo il «tira e molla» sulle dimissioni del sindaco Canapini, il Pd presenterà una richiesta di consiglio straordinario a Fiumicino nel quale proporrà una delibera anti discarica e inceneritore. «Dopo l'ennesimo balletto regionale, concluso nuovamente con l'indicazione di Pizzo del Prete come preferenzialmente idoneo - afferma il capogruppo Michela Califano - sottoporremo alla maggioranza una nuova delibera che apre le porte all'installazione di un termovalorizzatore sul nostro territorio, e una mozione che impegni il sindaco a rivedere la delibera di giunta con la quale il Comune accetta di installare un inceneritore nell'area nord. L'assessore Di Paolo ha smentito l'ipotesi, ma noi continuiamo a non fidarci della maggioranza».