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Alemanno: presto un incontro con Maroni

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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"Stiamo studiando le proposte fatte da Maroni. Presto ci incontreremo in modo da mettere insieme le sue proposte e le esigenze specifiche di Roma". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha commentato la proposta del ministro degli Interni Roberto Maroni di estendere la misura del Daspo, già applicata alle manifestazioni sportive, anche ai cortei. "Questa moratoria che io ho proposto -ha aggiunto il sindaco- serve proprio a definire insieme al ministero le nuove regole per garantire a tutti il diritto di manifestare e ad assicurare a tutti i cittadini una città vivibile e maggiore sicurezza". "Erano due anni che invocavo regole per le manifestazioni che non hanno mai trovato un riscontro spontaneo. Visto che la volontà di trovare accordi non c'è stata mi sono dovuto assumere le mie responsabilità e credo di averlo fatto nell'interesse dei cittadini", ha detto il sindaco. La misura adottata "non sarà sufficiente; sarà utile, ma dovremo fare molta attenzione e isolare i violenti e chi predica l'illegalità. La premessa a quanto accaduto sabato è stata la liberazione dei violenti del 14 dicembre", ha dichiarato.   UN CAMPER NEI QUARTIERI E proprio per garantire più sicurezza in città, Alemanno e il presidente della commissione sicurezza del Comune Fabrizio Santori hanno presentato in Campidoglio un'inziativa itinerante nei qurtieri della Capitale. Nei 19 municipi della città, dal 22 ottobre al 7 aprile 2012, il "camper della sicurezza" entrerà in contatto con i cittadini, ai quali i volontari consegneranno dei questionari sulla percezione di sicurezza. Un camper che si muoverà sia in centro che in periferia, per raccogliere informazioni sulla sicurezza percepita dai cittadini e sui problemi dei singoli quartieri. LA MAPPA DEL RISCHIO "È uno strumento - ha spiegato Alemanno - che servirà a creare un presidio mobile che gira nei diversi quartieri, soprattutto quelli meno collegati con le istituzioni, per percepire direttamente la realtà del vissuto: tutto questo ci aiuterà a costruire quella mappa del rischio che è la base per il III Patto per Roma Sicura, cioè per sapere esattamente dove emergono le difficoltà così da prevenirle e non semplicemente registrare i delitti per intervenire dopo".  

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