L'Esquilino si ribella «Basta cortei e violenze»
Vanno individuati percorsi alternativi a via Cavour
Lapetizione, promossa dai consiglieri capitolini del Pdl, Federico Mollicone e Andrea De Priamo e avallata dal deputato Marco Marsilio, nel giro di qualche ora contava già 400 adesioni. Oggi siamo a circa mille firme. La raccolta continuerà tra le strade del quartiere fino a domenica. «Alla fine dell'iniziativa - spiega Mollicone - porteremo le firme in Campidoglio e in Prefettura. Siamo comunque molto soddisfatti della celerità con la quale il comune ha messo a disposizione un numero dedicato per la richiesta di risarcimento danni, così come l'approvazione da parte del Consiglio comunale della mozione che prevede un fondo di garanzia per la copertura di danni causati da cortei e manifestazioni». I cittadini e i commercianti chiedono però di più. Soprattutto quelli del «triangolo» di via Cavour, via Labicana e via Merulana. «Ormai se il corteo non sfila a via Cavour non è considerato corteo - riflette Marsilio - Si tratta di un'assurdità che da anni penalizza sempre e solo un quartiere. Non passa settimana che, magari di poche centinaia di persone non blocchi per ore il traffico e le attività in un'area densamente residenziale e commerciale. Bisogna cambiare le regole, e la moratoria è il primo passo per ripensarle. Manifestare stanzialmente in una piazza adeguata non toglie nulla alla dignità della protesta ma è un modo per conciliare esigenze molteplici e tutte legittime. Questo vale anche per le grandi manifestazioni di massa, la cui visibilità è oggi assicurata dalla copertura mediatica in diretta sulle piattaforme informative possibili. La necessità di sfilare per chilometri - conclude Marsilio - bloccando le città e assediando i "palazzi del potere" è ormai anacronistica e superata dagli eventi». Così, mentre una parte della politica contesta e protesta contro la drastica decisione del sindaco Alemanno di vietare i cortei per un mese nel territorio del I Municipio, un'altra parte, quella più vicina al territorio e ai cittadini prosegue senza sosta nel cercare almeno di "liberare" in parte l'Esquilino. I cortei per le strade della Capitale si faranno di nuovo.Su questo non c'è dubbio. L'importante è che non si facciano sempre e soltanto nello stesso quartiere. Sarà per questo che gli esponenti di centrosinistra, al governo del I Municipio, tacciono.