In manette il ladro di biciclette

No,non è il protagonista del famoso film di De Sica, ma Francesco Cameriere, un pensionato di 74 anni, abitante a Monte Mario, con la mania di «prendersi» le due ruote che non gli appartengono. In tre mesi ha messo a segno tre colpi e l'ultimo gli è costato le manette. Sono stati i carabinieri della stazione Monte Mario a notarlo in via Angelo Fava, la strada dove abita, mentre si allontanava con una bici. A pochi metri c'era ancora la catena rotta alla base del palo della luce. Insomma, i militari l'hanno colto con le mani nel sacco. Lo hanno fermato. E ieri mattina portato di fronte al giudice del tribunale penale della Capitale per essere sottoposto a rito direttissimo. L'accusa: tentato furto aggravato. Il pubblico ministero ha chiesto, come misura cautelare, gli arresti domiciliari. Ma il giudice ha preferito convalidare l'arresto lasciandolo il libertà, in attesa di giudizio. Ieri, lasciato piazzale Clodio, Cameriere ha preferito non far ritorno a casa dalla moglie e il figlio. A Monte Mario non si è fatto vedere. Anche perché è proprio dalla sue parti che compie il maggior numero di furti di biciclette. Già il 17 settembre scorso era stato pizzicato dalle forze dell'ordine (motivo per cui era stato sottoposto all'obbligo di firma) e poi ancora a fine settembre. A Monte Mario, tra le strade e le piazze più vicine a via Fava, Francesco Cameriere è ormai famoso per i suoi «furtarelli». Tutti lo conoscono come Francy. «È secco come un chiodo e un po' trasandato con i suoi capelli bianchi e crespi - spiega il pasticcere in via Cherubuni -, a me non ha mai fatto nulla ma non sta simpatico a tutti». Da queste parti la gente si divide. Chi lo incolpa e chi lo assolve. «Fa questi piccoli furti - spiega la signora Claudia al chiosco di fronte la parrocchia Nostra Guadalupe a Monte mario - perché prende meno di trecento euro al mese di pensione e non sa come comprarsi le medice». «Secondo me è una cattiva persona - ribatte il barista - perché ruba. Non solo biciclette, ma anche i casci e i cerchioni delle auto. Poi si rivende tutto. Ed è anche un provolone». In che senso? «Nel senso che ci prova con tutte. A 74 anni...». Qualcuno da queste parti racconta che i furti di biciclette sono solo l'ultima trovata di Francy. Ha avuto il periodo in cui rompeva gli specchietti delle macchine parcheggiate e poi la fase in cui si accaniva con le vecchie Fiat 500, purché fossero color becco d'oca. «Qualche anno fa un paio di queste hanno preso fuoco - racconta Roberto - e chissà che non sia stato lui. È un tipo troppo strano».