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Fallito l'esperimento in XIII Municipio

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Daquel lontano 29 novembre del 2009, quando la giunta Alemanno approvò all'unanimità la delibera che trasformava il parlamentino di Ostia, guidato da Giacomo Vizzani, nel municipio «pilota», poco o nulla si è mosso. A confermarlo le parole di Bordoni che, pur trasmettendo ottimismo, fotografa la realtà. «Sul decentramento del Municipio XIII, sta procedendo tutto bene. Sono in corso incontri di carattere amministrativo con gli uffici per far partire la commissione - dice Bordoni -. C'è stata una discussione tra me e il presidente Vizzani su questo tema. La questione è più di carattere economico. Il problema delle risorse economiche riguarda tutta Roma, però c'è la volontà di trovare funzioni e risorse per Ostia. Come le abbiamo trovate per altre iniziative ed eventi culturali, le vogliamo trovare anche per il miglioramento della macchina amministrativa. Non ci sarà nessuna proroga, c'è la volontà di farlo, giorno più giorno meno. Stiamo predisponendo l'ordinanza di funzionamento dell'organo paritetico». A due anni dall'approvazione della delibera di giunta, sono parole che, anche volendo essere ottimisti, scoraggiano. L'esperimento del municipio «pilota» per attuare una riforma seria di autonomia dei parlamentini locali è fallito. Un'occasione che invece sarebbe stata preziosa proprio nel momento in cui il Campidoglio è obbligato a rivedere il proprio statuto e a ridurre i municipi da 19 a 15. Per questo risulta particolarmente critico il capogruppo Udc in Campidoglio, Alessandro Onorato, ex consigliere del XIII Municipio. «Per colpa dei continui scontri tra il presidente Vizzani e l'assessore al Litorale Bordoni pagano tutti i cittadini del XIII Municipio e l'intero tessuto economico del territorio. Ci vuole davvero coraggio a parlare di decentramento quando, dopo tre anni e mezzo, non c'è nemmeno l'ombra di un potere reale o di fondi ad hoc, si vedono solo incuria, degrado, strade colabrodo e giardini abbandonati. Per non parlare delle centinaia di negozi che hanno chiuso o rischiano di chiudere. La verità - prosegue Onorato - è che negli ultimi anni è mancata completamente una strategia di sviluppo. Persino i mondiali di beach volley, invece di svolgersi sul tanto decantato "mare di Roma", sono stati dirottati sul Circo Massimo, riempito di sabbia per l'occasione». Ipse dixit. Sus. Nov.

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