Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Io invalido rovinato dai black bloc»

default_image

Bruciata la bici di un diabetico che la usava per andare alla Caritas Al Campidoglio 79 chiamate di cittadini che hanno subìto danni

  • a
  • a
  • a

Negliscontri di sabato i black bloc mi hanno bruciato la bicicletta che era l'unico mezzo che avevo per spostarmi. Ora come faccio? Mi hanno rovinato. Pedalare mi serviva per muovere le gambe e non sentirmi male». Gennaro Vaccaro (nella foto Gmt) ha 63 anni ed è invalido civile. Soffre di diabete scompensato, per non sentire dolori alle gambe deve tenerle in movimento. Non avere più la bicicletta per lui è una tragedia. Il signor Vaccaro era giornalista, la società editrice dove lavorava è fallita. Oggi dorme nel centro di accoglienza Madre Teresa di Calcutta in via Assisi, vicino alla stazione Tuscolana, che accoglie per la notte i senza dimora. Ogni giorno va alla mensa della Caritas di Colle Oppio. Sabato scorso era proprio lì. Aveva lasciato la bicicletta in via Merulana vicino a un supermercato. «Sono arrivato alle 13. Dopo qualche ora volevo andare a comprare i medicinali alla farmacia di fronte - racconta Vaccaro - ma non potevamo uscire dalla Caritas. Fuori c'era il finimondo. Era troppo pericoloso. Quando la sera ci hanno fatto uscire la bicicletta era stata bruciata. Gli addetti del supermercato hanno visto tutto. Mi hanno raccontato che si erano scagliati contro le auto, i motorini e anche la mia bici. Era una mountain bike nera. L'avevo comprata un anno fa da un amico pagandola 260 euro. Era l'unica cosa che avevo. Non so come fare». L'ex giornalista disoccupato ha chiamato il numero messo a disposizione dal Campidoglio per segnalare il danno subito. Dovrà fare denuncia ai carabinieri per poter poi chiedere il rimborso. «Spero di riavere la bici», dice disperato, «quelle persone sono degli sciacalli, le manifestazioni si fanno con umanità, serietà e dignità. Non così». Invece i black bloc non si sono fatti tanti problemi. L'importante era spaccare tutto, anche se si trattava di una bicicletta di un uomo in difficoltà per il quale quelle due ruote non erano solo un mezzo di locomozione ma, soprattutto, un sostegno nelle avversità della vita. Gennaro Vaccaro non è certo stato l'unico a perdere qualcosa a causa dei vandali che hanno devastato la città. Il Campidoglio fino a ieri pomeriggio aveva ricevuto 79 chiamate allo 0667104801 da parte di persone che hanno segnalato i danni subiti. La maggior parte ha denunciato danni alle auto, alle moto e alle vetrine dei propri negozi. Sono sette le macchine bruciate completamente, tre le moto. Distrutto anche un pullman privato. In molti hanno chiamato per lamentarsi del danno economico a causa della chiusura for e il fax 06671079225 per inviare la propria segnalazione. È stato aggiornato anche il conto dei danni subiti dall'amministrazione di Roma Capitale che ammontano a un milione e 815mila euro. Nel dettaglio, un milione a carico del Dipartimento Lavori pubblici per rimettere a posto 1.200 metri quadri di sampietrini divelti, 30 pali di segnaletica staccati, 300 metri di quadri di percorsi per non vedenti distrutti, danni all'illuminazione pubblica e ai marciapiedi, 20 telecamere di videosorveglianza non più utilizzabili. L'Ama dovrà spendere 455mila euro per riparare 50 cestoni in ghisa spaccati, 80 cassonetti e tremila metri quadri di scritte sui muri da cancellare. Infine, con trecento vigili in servizio, una vettura danneggiata e tre garitte rotte le spese per la polizia municipale ammontano a 80mila euro. Tutti soldi dei cittadini.

Dai blog