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Al ministero il caso San Camillo

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Èdiventato un caso la presunta frizione tra agenti e sanitari per l'identificazione di alcuni manifestanti arrivati sabato al pronto soccorso con la testa ferita durante il lancio di sassi di sabato scorso durante i disordini a piazza San Giovanni in Laterano. Una vicenda che oggi il senatore del Pdl Domenico Gramazio sollevarà in una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Roberto Maroni rilevando al contrario la solerzia dei poliziotti. La prima versione dei fatti denunciava lo strano inseguimento degli agenti per identificare i feriti "difesi" dai dottori che invece prima volevano curarli. La storia è stata rilanciata ieri dal sindacato unitario di base che ha espresso «ferma condanna per la vera e propria caccia all'uomo. La polizia, che da prima ha tallonato a sirene spiegate le ambulanze del 118 ha fatto irruzione fin dentro le sale visite dei pronto soccorso romani. Non solo, ha interrotto un pubblico servizio ma gravemente violato il diritto di ogni cittadino alle cure e all'assistenza prestate, nella fattispecie, in condizioni di emergenza». Gramazio parla invece delle divise, difende il loro lavoro e sottolinea che il personale ha cercato soltanto di identificare i feriti, esattamente come farebbe durante un normale posto di blocco, una operazione che non scandaliza alcuno e invece scandalizza il sindacato.

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