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Sì della Pisana ai Cda Ater Anche se incompatibili

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Negli statuti delle aziende non ammessi i consiglieri

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Imembri dei Cda - si legge nella nota diffusa - erano stati precedentemente designati dal presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese. I provvedimenti tornano adesso in Giunta per la firma definitiva di Renata Polverini e la pubblicazione sul Burl». Nulla di strano se non fosse che i nomi dei nuovi consiglieri di amministrazione sono gli stessi e se alcuni di essi non risultassero incompatibili. Se infatti alla Pisana qualcuno sperava nel piccolo "escamotage" che prevede l'incompatibilità nei Cda delle aziende se queste sono partecipate dell'ente in cui il designato consigliere è eletto. Così per le Ater, cioè le aziende territoriali che gestiscono l'edilizia residenziale pubblica sarebbero incompatibili i consiglieri regionali. Nonostante questa convinzione risulta strano che nessuno si sia preoccupato di leggere lo statuto delle Ater. Per quanto riguarda le aziende di Roma e della Provincia di Roma basta andare all'articolo 8 dello statuto dell'Ater Roma e all'articolo 12 dello statuto dell'Ater Provincia di Roma, sotto la voce «Incompatibilità, indennità e durata degli organi» si legge al comma 1-a: agli incarichi di presidente, componente del consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori dell'azienda si applicano le disposizioni sulle incompatibilità contenute nella vigente normativa statale e regionale. In particolare, tali incarichi sono incompatibili con la carica di consigliere o assessore regionale, provinciale, comunale...». È vero che una volta nominati i consiglieri di amministrazione hanno 60 giorni per scegliere se far venir meno la causa dell'incompatibilità oppure rinunciare all'incarico. Difficile credere tuttavia che il consigliere Pdl della Provincia di Roma, Enrico Folgori, designato nelCda dell'Ater Roma o Stefano Sassano, presidente del Consiglio comunale di Guidonia, designato nel Cda dell'Ater Provincia, rinuncino al mandato elettorale. Perché nominarli, con il rischio di incorrere tra l'altro anche in un danno erariale? Probabile si tratti di una mera operazione politica per onorare qualche patto che, alla fine, risulterà nullo.

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