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Nella capitale dell'agricoltura nasce il personal trainer dell'orto

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Intesa con il Campidoglio: le aree dismesse diventano orti sociali

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o.Il nuovo "profilo verde" è ideato dalla Fondazione Campagna Amica di Coldiretti. Si tratta di un esperto che consiglia, orienta e sostiene quanti vogliono realizzare con successo un orto pensile in casa, nel giardino o in una area pubblica da riqualificare «a verdura». Ieri al Mercato di Campagna Amica in via di San Teodoro debutto di «Orti in città» che spazia dall'orto portatile a quello verticale, dal "riciclabile" al biologico, dal didattico al terapeutico fino al guerrilla gardening nei centri cittadini. Un fenomeno che vede tanti romani affascinati dall'idea di avere l'orto, garantirsi cibi genuini a contatto con la natura, in uno spirito di "indipendenza culturale". Una opportunità più facile grazie alle innovazioni tecniche illustrate con l'avvio della prima rete di orti urbani di Campagna Amica. Complice l'estensione dell'Urbe e le tante aree dismesse «Roma ospita un numero notevole di orti urbani - dice Tony De Amicis direttore della Fondazione Campagna Amica - I più celebri sono a Tor Fiscale e Caffarella» ma la passione dell'hobby farmer ha "contagiato" scuole, università, centri anziani, ville e terrazzi vip. Perfino oltre le Mura Leonine c'è l'orto del Papa dove si coltivano aranci e limoni destinati alla tavola di Benedetto XVI. «Finora alla nostra rete hanno aderito 500 orti in Italia - spiega - Il 70% è in aree private, il resto in quelle pubbliche. Per entrare nel circuito bisogna rispettare alcune regole. Ad esempio l'uso di sementi italiane e ogm free, impiego di concimi biologici o naturali. Con la pubblicazione Orto Amico - prosegue il direttore - abbiamo realizzato un vademecum per avere buoni risultati». Campagna Amica e Campidoglio hanno firmato un protocollo di intesa per riqualificare aree dismesse e marginali destinate diventare orti a carattere sociale e in grado e di coinvolgere le scuole in un percorso di conoscenza. «Il sindaco Alemanno ha dimostrato disponibilità e sensibilità all'iniziativa», conclude De Amicis. Da apprezzato ex ministro al Mipaaf (politiche Agricole) e come primo cittadino del più grande comune agricolo d'Europa non poteva che essere così.

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