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Storace: «Un anno di stipendi in Bot»

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Civuole un atto di coraggio da parte dei diretti interessati e un cambio di mentalità: non considerare come diritti acquisiti privilegi che in momenti difficili vanno rimessi in discussione. I politici, per riacquistare credibilità, devono essere i primi dare il buon esempio: a ribadirlo è il leader de La Destra Francesco Storace. «Ad esempio dimezzando per tre anni gli stipendi dei parlamentari. Che non si può vivere con 6000 euro al mese per tre anni?» C'è pure la proposta di legge in Consiglio regionale fatta insieme a Roberto Buonasorte di pagare per un anno gli stipendi dei consiglieri regionali in titoli di Stato. «Stiamo mantenendo il Paese grazie alla Banca Centrale Europea che compra i nostri bot. Fino a quando gli investitori continueranno a crederci? In questa maniera la classe politica farebbe vedere che è la prima ad avere fiducia nei titoli di Stato. Facendo quello che chiede ai cittadini. Un atto concreto che dimostrerebbe a tutto il mondo che in questo Paese noi continuiamo a crederci. Lo abbiamo chiesto ai consiglieri regionali perché noi lavoriamo lì. Ma l'invito è rivolto a tutti». Altre proposte. «Già la giunta Polverini ha ridotto i numeri della burocrazia, ed è stato un bene. Un'altra proposta positiva è stata impedire nei consigli d'amministrazione la presenza di parenti dei politici». E il vitalizio parlamentare? «Oggi viene consideraro, a torto, un diritto intangibile. Io imporrei una nuova regola: se ti ricandidi il vitalizio lo perdi!». E il doppio incarico? «Non è più un costo aggiuntivo perché è gratuito. Io sono anche consigliere comunale. Se mi dimettessi entrerebbe un altro al posto mio che bisognerebbe pure pagare».

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