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Colf incastrata con 400 euro falsi

L'ingresso al comprensorio residenziale de l'Olgiata (Foto Gmt)

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Sembrava di essere tornati indietro di 20 anni. Stesso luogo: l'Olgiata, periferia nord di Roma. Stesso attore protagonista: il domestico infedele. Fortunatamente il finale è stato diverso. Non c'è stato alcun delitto. A differenza dell'omicidio della contessa Alberica Filo Della Torre, stavolta il proprietario di casa è riuscito ad incastrare la dipendente romena di 31 anni col vizio di rubare il denaro in contanti. Ingegnoso lo stratagemma ideato per smascherare la colf. Il 69enne padrone di casa, che vive insieme alla moglie, ha lasciato 400 euro in contanti in bella vista. Come il topo con il formaggio la donna è caduta in trappola ed è stata arrestata dai carabinieri di La Storta diretti dal comandante della Compagnia Cassia Alceo Greco. La storia andava avanti da sei mesi quando la romena fu assunta nella casa dell'Olgiata. L'anziano si fidava ciecamente della donna. Almeno all'inizio. Non avrebbe mai dubitato della sua correttezza tanto che le aveva permesso il libero accesso a tutte le stanze. Quando iniziarono a scomparire le prime banconote il proprietario non ci aveva fatto caso pensando di essersi sbagliato. Ma i soldi sono continuati a dissolversi. Negli ultimi tempi i sospetti erano diventati quasi una certezza. Il denaro infatti si volatilizzava sempre dopo il passaggio della donna che prestava servizio una volta alla settimana. Allora è scattato il piano per incastrarla. I carabinieri hanno chiesto al padrone di casa di fotocopiare alcune banconote e di lasciare le originali in bella vista su un comodino. La domestica non si è fatta scappare la ghiotta occasione ed è subito entrata in azione. Non appena l'uomo è andato in un'altra stanza si è messa in tasca i contanti. Il proprietario ha fatto finta di niente. Quando il turno di lavoro è finito l'ha salutata come ogni giorno. La donna è uscita convinta di averla fatta franca ancora una volta. Fuori dal cancello ad aspettarla però c'erano i carabinieri che le hanno chiesto di svuotare le tasche. Ed ecco la prova: le banconote erano le stesse che il padrone di casa aveva fotocopiato poco prima. I tentantivi della donna di far credere che quei soldi erano suoi sono stati inutili. I militari hanno accertato che nei sei mesi di lavoro nella casa dell'Olgiata la domestica romena era riuscita a rubare tremila euro. In pratica 500 euro al mese oltre alla normale busta paga. La donna sperava che facendo scomparire circa cento euro a volta non sarebbe stata scoperta. Arrestata e portata in caserma dai carabinieri verrà processata per direttissima.

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