Trentamila su 2 ruote per fare casa-ufficio
Trentamila, più o meno, i ciclisti romani che hanno adottato la bicicletta come unico e privilegiato mezzo di locomozione per spostarsi in città. In particolare per il tragitto casa-ufficio e ritorno. Una balla e vera e propria quella di Roma con i sette Colli, le salite e discese che non sarebbe una città per le due ruote. «Appunto - spiega Maurizio Santoni del Coordinamento Roma Ciclabile - ormai con le 21 marce il problema non esiste. E poi c'è la pedalata assistita, la bici elettrica, la Microbike prodotta in una fabbrica di Monteverde. Si può andare ovunque. Meno naturalmente sulle strade a scorrimento veloce come la Cristoforo Colombo che sono interdette alle bici». In particolare il tragitto casa-ufficio va studiato a tavolino «per evitare inutili sudate e fare un percorso in sicurezza». Le alternative alle strade trafficate, agli incroci pericolosi come le scorciatoie, i marciapiedi larghissimi e i raccordi con le ciclabili ci sono, basta cercarli. «La bicicletta resta il mezzo più veloce - spiega Santoni - in particolare se la distanza casa-ufficio è in un'area di cinque chilometri. L'abbiamo sperimentato cronometrando i tempi dei differenti mezzi privati e pubblici». C'è però il problema del parcheggio. «Il boom della bicicletta è un fenomeno recente, diciamo degli ultimi tre anni, e la città non si è ancora attrezzata. Ma aree sosta stanno sorgendo un po' dappertutto. Ad esempio davanti alle scuole, alle fermate delle metropolitane. Quando il piano quadro della bicicletta sarà approvato in consiglio comunale, questione di un paio di mesi, si creeranno più posti per le bici». Sta prendendo piede anche l'uso della bici più mezzo pubblico, da quando si può portare la due ruote sugli autobus e in metro. «È comodo per chi possiede quelle inglesi che si piegano». Insomma il prossimo futuro è roseo per chi va in bici. Roma come Amsterdam? «Magari! Comunque nelle intenzioni dell'amministrazione comunale passeremo da 200 a 1000 chilometri di piste ciclabili». I neofiti della bici? «Sempre più donne dai trenta ai quarant'anni. Dicono che così si tengono in forma risparmiando i soldi della palestra».