Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Patto tra Alemanno e Zingaretti per la riforma

default_image

  • a
  • a
  • a

Unpasso falso che consente ad Alemanno di "strizzare" l'occhio al presidente della Provincia, Nicola Zingaretti. Un patto d'acciaio per fare fronte comune e dare finalmente alla Capitale poteri e dignità. Così il sindaco apre a quel progetto di area metropolitana caro a Zingaretti. A sollevare le polemiche sull'assenza di un rappresentante di giunta, ci hanno pensato alcuni consiglieri dell'opposizione. «Visto che è la Regione che deve trasferire competenze a Roma - puntualizza il consigliere comunale Gianluca Quadrana (Lista civica Rutelli) - mi sarei aspettato che un rappresentante dell'esecutivo regionale fosse presente». «È chiaro - ha fatto eco il consigliere comunale Andrea Alzetta (Roma in Action) - che la Polverini per problemi legati ai poteri da trasferire a Roma, non è d'accordo sull'attuazione di questa riforma». Di «grave assenza» parla anche la consigliera Sel, Maria Gemma Azuni. Smorza i toni il presidente della commissione Affari Costituzionali della Regione, Pietro Sbardella che insieme al collega della Commissione speciale, Marco Di Stefano ha partecipato ai lavori in Campidoglio. «Se la Polverini non fosse stata d'accordo sul metodo e sul merito di quanto si sta facendo non staremmo nemmeno a parlarne. Oggi la Regione doveva sostanzialmente ascoltare, e personalmente sono soddisfatto di quanto ho ascoltato. È emersa un'ulteriore notazione positiva: si è riparlato di area metropolitana. Anche Alemanno stavolta non si è sottratto e ha rilanciato la discussione a dopo l'approvazione del secondo decreto». Un passo avanti importante quello di Alemanno che sancisce un rapporto nuovo e inedito con il presidente Zingaretti. «Prima bisogna completare la riforma di Roma Capitale, poi cercheremo di attuare la Città metropolitana - ha detto Alemanno - di città metropolitana si è già parlato in commissione paritetica ma prima bisogna completare la riforma di Roma capitale». Deciso Zingaretti che incassa la vittoria: «Siamo preoccupati, perché ancora non è chiaro quali poteri e funzioni il Governo e la Regione intendano dare a Roma Capitale. Sono passati mesi e mesi e questo comincia a essere un problema. Abbiamo sostenuto e sosterremo questo sforzo per arrivare nei tempi stabiliti all'approvazione della riforma. Ma siamo preoccupati e ci auguriamo che questo silenzio non sia propedeutico a un nulla di fatto». Polverini-Zingaretti: 0 a 1. Sus.Nov.

Dai blog