Bufera sul maxi concorso
Aparlare è l'amministratore unico della Cnipec srl, una delle società che ha partecipato alla gara che partiva con una base d'asta di due milioni di euro. Lo «scandalo» e la richiesta di annullamento della procedura di assegnazione dell'incarico, sarebbe nell'assegnazione dell'appalto alla società Praxi. Un nome già noto alle cronache per la «parentopoli» capitolina e che rischia ora di tornare ancora una volta non solo alla ribalta dei giornali ma nelle stanze dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, alla quale la Cnipec ha già inviato una dettagliata nota. In base all'istanza di parere inoltrata all'Authority, la Praxi avrebbe raggiunto un punteggio tecnico di 63 e per l'offerta economica di 15,22. La Praxi ha vinto la gara con un ribasso del 26% pari a un milione 480mila euro. La Cnipec, invece, ha raggiunto un punteggio tecnico di 45 e per l'offerta economica 30, avendo proposto un ribasso del 51,249% pari a 975.020 euro. Ora, alla richiesta della seconda "classificata" di visionare la documentazione per capire quali elementi tecnici presentati dalla Praxi possano aver determinato l'affidamento dell'incarico per una spesa maggiore di ben 504.980 euro, le è stato risposto che l'intera relazione costituisce «segreto tecnico e/o commerciale». Una diffida al responsabile del procedimento da parte dell'amministratore della Cnipec potrebbe, e dovrebbe, chiarire. Eppure, solo qualche mese fa, per la precisione il 12 agosto, la Regione ha annullato un concorso per 40 dirigenti a tempo pieno e indeterminato (di cui il 50% riservato al personale interno). Il servizio di organizzazione e svolgimento della prova selettiva era stato affidato anche alla Praxi spa. In seguito ad alcune verifiche avviate dalla Regione emersero poi delle criticità sulla legittimità formale e sostanziale della procedura concorsuale, tanto da determinarne l'annullamento. La denuncia della società "sconfitta" per l'organizzazione del maxi concorso ha irritato ilCampidoglio. L'assessore alle Risorse Umane,Enrico Cavallari ha parlato infatti di «un attacco politico volto a boicottare le politiche sul lavoro di questa amministrazione».