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Alemanno guarda a San Francisco

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Dipendenti Ama e cittadini alle prese con i sacchetti biodegradabili

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Da Piazza Mariano Armellini, quartiere Lanciani-Bologna, è partita ieri mattina la crociata per Roma Capitale Verde, che farà scoprire a ogni cittadino romano l'anima ecologista che alberga in lui. Una sfida ambiziosa anche in vista delle Olimpiadi 2020. C'era il sindaco Gianni Alemanno, l'assessore all'Ambiente Marco Visconti, il direttore di Ama Piergiorgio Benvenuti a inaugurare in III Municipio (a pochi giorni dall'avvio in XVII) la raccolta differenziata degli scarti alimentari, cioè i rifiuti organici, altrimenti umido. Ospite illustre John Macy, il coordinatore del programma «Rifiuti zero» di San Francisco, che da buon ecologista è giunto all'appuntamento con la metro B (in ritardo). Ma che c'entra la città del Golden Gate con quella del Ponte Mollo? Lo ha spiegato John Macy: «Il nostro obiettivo è aver rifiuti zero nel 2020. Al centro del processo ci sono le persone, bisogna cambiare le abitudini». Un progetto iniziato molto tempo fa: la città californiana, 750 mila cittadini e 1 milione e 250 mila pendolari in 100 km quadri viaggia ora con il 75% di raccolta differenziata. Alemanno ha precisato che «da parecchio il nostro obiettivo è San Francisco, una città complessa in cui i risultati ottenuti sul versante della differenziata ci indicano che si può farè anche a Roma. La gestione dei rifiuti è la sfida dei nostri tempi». Ed è già un «miracolo» il fatto che nel 2008 «quando siamo arrivati Roma era al 17% di raccolta differenziata - ha ricordato il Alemanno - e oggi siamo al 24,3% e con quest'ultima estensione saliremo ad oltre il 27%». Insomma in meno di quattro anni il salto è stato del 10%: anche Macy si è congratulato. Perché, fa capire il californiano, la differenziata alimentare è il primo e necessario step. «Anche da noi all'inizio, è stato un problema abituarsi alla differenziata - ha spiegato Macy - ma è facile. A ben pensare i rifiuti alimentari si trovano gia nel piatto, pronti per finire nel bidone». Tra i residenti presenti pure una signora venuta apposta per dare la mano ad Alemanno che non si è scomposta: «Ma che ce vo'! Basta mettere la pattumiera dell'umido sul terrazzino». Con i nuovi residenti di III e XVII saranno 665mila i romani coinvolti dalle quattro frazioni di differenziata (duale, duale mista porta a porta e differenziata nei cassonetti). «Questo nuovo servizio di Ama - ha detto il presidente Benvenuti - coinvolge circa 245mila abitanti equivalenti (cioè i residenti e i lavoratori presenti nei due municipi). Si tratta di un dato significativo che dimostra l'impegno della nostra azienda per aumentare le percentuali di materiali conferiti in modo differenziato nella Capitale, già passati dal 17% del 2007 al 24,3% registrato nel mese di giugno 2011. Chiediamo ai romani uno sforzo ulteriore perché l'aumento della raccolta differenziata è la migliore soluzione al problema rifiuti». Si tratta di due aree a densissima densità abitativa che comprendono quartieri storici come Castro Pretorio, Nomentano, Bologna, Policlinico/Università, San Lorenzo (III Municipio) e Prati, Delle Vittorie, Borgo, Trionfale (XVII Municipio). Il servizio prevede che accanto ai cassonetti della differenziata tradizionale (carta, vetro e indifferenziato) si affianchi la raccolta degli scarti alimentari e organici in punti fissi di raccolta disponibili 10 ore al giorno. Anche in III come in XVII più di 62.000 utenze domestiche hanno ricevuto il kit del perfetto differenziatore: biopattumiera grigio-marrone areata con sacchetti inclusi e deplianti informativi con l'elenco delle aree raccolta (in funzione 7 giorni su 7 dalle 6.30 alle 11.30) distanti al massimo 150 metri dalle abitazioni. Di sera (dalle 21 alle 2) altre 15 postazioni per gli esercizi commerciali e per i residenti «nottambuli». I rifiuti organici vanno a finire all'impianto di compostaggio AMA di Maccarese per essere trasformati, dopo un particolare procedimento biologico, in compost, un ammendante utilizzato in agricoltura. Come servizio aggiuntivo, nei punti di raccolta fissi, i cittadini possono conferire anche le pile esauste (i rifiuti speciali che richiedono particolari procedure di smaltimento attraverso eco box). Con la raccolta degli scarti alimentari la quantità di cassonetti grigi per i rifiuti indifferenziati sarà ridotta di circa il 40% rispetto al numero attuale. «Noi abbiamo già fatto un salto di qualità - ha concluso il presidente dell'Ama Piergiorgio Benvenuti - con questi avvii nel nel III e XVII municipio incrementiamo la raccolta differenziata di un ulteriore 3%. La nostra ambizione è fare di tutto per raggiungere risultati ottimali nel minor tempo possibile».  

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