Ex vigile urbano barricato in casa
«Ho subito troppi colpi. Adesso ho paura»
Eho tanta paura di essere aggredito in casa mia». Antonio Aurelio Ricciuti è un ex maresciallo maggiore della polizia municipale e vive da solo con la figlia di 41 anni. Negli ultimi tre mesi ha subìto un furto e un tentativo di scasso nella sua abitazione in via Cantalice, a Prima Porta. Anche un paio di anni fa i ladri cercarono di entrare nel suo appartamento al terzo piano della palazzina dove vivono sei famiglie. Ricciuti ricorda quella mattina di tre mesi fa: «Sono uscito di casa con mia figlia. Quando siamo tornati abbiamo trovato la porta della mansarda forzata. I ladri avevano messo tutto a soqquadro. Hanno portato via 5mila euro in contanti e altri 5mila in gioielli d'oro che erano di mia moglie. Erano soprattutto un ricordo affettivo». Sabato mattina i ladri sono tornati, ma stavolta non sono riusciti a entrare. «Avevo paura che potesse accadere di nuovo. Non sono riusciti a forzare la porta perché stavolta avevo messo un cancello di ferro a protezione dell'ingresso della mansarda. Non avevano gli attrezzi per romperla». Il signor Ricciuti è stato costretto a barricarsi in casa per vivere tranquillo. Adesso teme che possa accadere il peggio. Si sente sotto assedio: «Qualche anno fa mi sono operato al cuore. Ho sempre pagato le tasse, mi è stato sottratto il denaro che avevo messo da parte in questi anni. Vorrei vivere senza la paura di essere derubato ancora. Dai carabinieri ai quali ho sporto denuncia non si sa niente. Il mio è un grido di allarme a chi gestisce il nostro Paese». Lo stesso grido lanciato dai parenti di Iolanda Aquarone. Massacrata di botte da due rapinatori che l'hanno assalita nel giardino della sua villetta a Tor San Lorenzo. È morta dieci giorni dopo in ospedale. Aveva 97 anni. Il vigile in pensione di Prima Porta vive con questo terrore.