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MONTEVERDE Sparava con la pistola ad aria compressa 1È stato individuato e denunciato in stato di libertà dai poliziotti del commissariato Monteverde, diretto da Mario Viola, un 21enne che nei giorni scorsi, con una pistola ad aria compressa,

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Paolo.Le vittime dell'improvvisato cecchino hanno dovuto rivolgersi al pronto soccorso per le ferite procurate da pallini di plastica e denunciare l'accaduto alla Polizia. Sono scattate le indagini degli inquirenti. Determinanti le indicazioni fornite da una delle vittime che è riuscita a individuare l'auto a bordo di cui viaggiava il cecchino e ad annotare la targa. Il riconoscimento fotografico da parte delle vittime ha permesso poi ai poliziotti di identificarlo. Nell'abitazione i poliziotti hanno sequestrato altre armi ad aria compressa. Due pistole soft air, pallini in plastica, due mitragliatori e un fucile a pompa con sistemi di puntamento; armi ad aria compressa di plastica e metallo per cui è stato disposto il sequestro. PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO Save the Children Sms a favore dell'infanzia 2 «Non lasciamolo andare. Basta un respiro per salvare un bambino». È lo slogan della campagna Every One per dire basta alla mortalità infantile di Save The Children in piazza del Campidoglio. Simbolo dell'iniziativa un palloncino rosso che rappresenta un bambino che ognuno «può contribuire a tenere in vita dandogli un po' del proprio respiro». Sono quasi 8 milioni i bimbi che ogni anno muoiono nel mondo. «È uno scandalo - ha affermato il direttore di Save The Children Valerio Neri - crediamo che la mortalità infantile si possa vincere con uno sforzo corale». Fino al 6 novembre per sostenere la campagna sarà possibile inviare un sms o chiamare da un telefono fisso il numero «45509» e donare 2 o 5 euro. CINECITTÀ Ruba in caserma Incastrato da dna 3 È stato incastrato dalla prova del dna il brigadiere arrestato perchè ritenuto l'autore della scomparsa di 17 chili di hashish dalla stazione di Cinecittà, dove prestava servizio. Dalle indagini, condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci, è emerso che l'uomo aveva simulato un furto dall'esterno per coprire l'ammanco di hashish sequestrata in precedenza. Ma su un rampino è stato rilevato il dna dello stesso brigadiere. Altri due carabinieri della stessa stazione sono accusati, per un altro episodio, di detenzione di stupefacenti e di una pistola, che apparteneva a un pregiudicato. Quest'ultimo si era rivolto a loro, probabilmente per disfarsi dell'ingente quantitativo di droga. L'Arma ha avviato le procedure di sospensione dei tre militari arrestati, in attesa dell'esito del processo.

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