Ex carabinieri sui bus per difendere gli autisti
Gli ex carabinieri salgono a bordo degli autobus per garantire sicurezza a passeggeri e autisti. Per difendere soprattutto quest'ultimi picchiati a sangue per non essersi fermati dove la fermata non c'era, presi a pugni per aver frenato bruscamente. Le tre aggressioni violente, avvenute nel giro di una settimana sulle linee Atac, hanno fatto scattare l'allarme nell'azienda di trasporto pubblico che, preoccupata per l'incolumità dei suoi lavoratori, ha chiamato Comune e Prefettura. «Serve una soluzione urgente» ha detto e la soluzione è arrivata subito dopo il tavolo istituzionale di ieri quando è stato deciso che, entro dicembre, sui bus saliranno anche i «vigilantes». La convenzione stipultata è stata promossa dal delegato alla Sicurezza, Ciardi: un servizio di sorveglianza h24 sulle linee più a rischio, quelle periferiche, e garantito da ex carabinieri in congedo. Cinquanta volontari dell'associazione nazionale ex militari pronti a salire e scendere per affiancare, soprattutto di sera, autisti e controllori durante i lunghi viaggi. In compenso un rimborso spese per il servizio prestato. I tempi? Entro tre mesi i «nonni» dell'Arma, ma anche quei giovani che per 2 anni hanno prestato servizio ausiliario, proteggeranno i lavoratori Atac. In realtà il progetto, che ha raccolto subito l'approvazione di azienda e assessorato alla Mobilità, non è nuovo: era già stato studiato circa un anno e mezzo fa dall'Ufficio Coordinamento Politiche per la sicurezza con un'unica differenza: i vigili urbani al posto dei militari . Allora però a bloccare il piano erano stati i sindacati della Municipale, secondo i quali il contratto non prevedeva di prestare servizio sugli autobus. Rimodulazioni a parte ci sono anche altre misure in arrivo sui bus per rafforzare la sicurezza. Al fianco dei nuovi vigilantes arriveranno, entro il 2012, anche le cabine blindate (per 180 mezzi) e le telecamere di videosorveglianza (4 a bordo di 300 bus) oltre a 6.500 dispositivi radiomobili, pulsanti attivi su tutta la flotta per segnalare l'sos alla centrale operativa. «Solo un'azione congiunta di azienda e Comune - ha sottolineato l'Atac - può fare fronte all'emergenza che ha colpito una categoria di lavoratori fondamentali per la città». «Ringraziamo il prefetto Pecoraro, il questore Tagliente e i comandanti dei carabinieri Mezzavilla e La Gala, per avere prontamente risposto alla richiesta di incontro - ha dichiarato l'assessore alla Mobilità Aurigemma - È stato un grande sforzo quello messo in campo da Comune e azienda per assicurare le risorse necessarie». Inoltre l'azienda fa sapere che si costituirà parte civile nei processi di aggressione contro i suoi dipendenti.