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Bocciati i conti del Lazio Moody's non risparmia Acea

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Tagli per 900 milioni. Autobus a rischio sciopero

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Ildeclassamento, tra gli altri, del Lazio, della Provincia di Rieti e del Comune di Civitavecchia, «fotografa» non solo e non tanto la realtà attuale, quanto quella dei prossimi mesi. Completa il quadro la decisione di abbassare il rating di Acea, posseduta al 51% dal Comune che passa da A3 a Baa1, con outlook negativo. La principale causa della sofferenza degli enti locali è tutta nelle ultime tre manovre governative, che si traducono, per il Lazio, in circa 900 milioni di euro in meno in due anni. Per la precisione 423 milioni nel 2011 (pari al 78,4% in meno) e 476 milioni nel 2012 (pari all'88,2% in meno). «Il Lazio ha visto tagliato il rating nella stessa proporzione dello Stato, Lombardia, Toscana e Veneto - ha sottolineato la presidente della Regione, Renata Polverini - riteniamo che le misure messe in campo dal Lazio siano meritevoli di apprezzamento diverso e in grado di sostenere una situazione difficile. Inoltre, come la stessa Moody's ha affermato, la decisione è stata condizionata dal venir meno delle possibilità di sostegno dello Stat». La situazione rischia di divenire drammatica. A colpire sono le parole, durissime, di Assobiomedica, l'associazione di Confindustria de i produttori di dispositivi medici. Aziende che vantano nei confronti della Regione oltre 693 milioni, con un tempo medio di pagamento di 395 giorni. La Regione, secondo la delibera 57/2011 «garantisce il saldo delle fatture alle aziende disposte a tagliare gli interessi e a concedere uno sconto sul capitale. Condizioni inaccettabili - tuona una nota di Assobiomedica - Questo metodo costituisce, di fatto, un default pilotato della Regione, che ha un parallelo con la situazione della Grecia». Non va meglio per i trasporti. «Da nove mesi senza pagamenti da parte della Regione, le aziende che gestiscono il trasporto pubblico locale sono al collasso - denuncia il presidente della Cna Fita di Roma, Massimo Cenciotti - Mancano i soldi per stipendi, contributi, bolli, assicurazioni e gasolio - dice Massimo Cenciotti, della Cna Fita di Roma-. Se la Regione non darà risposte siamo pronti a fine mese a incrociare le braccia». Al di là dei tagli del governo, il Pd Lazio ha ricordato come la nostra Regione sia tra le più «care» del Paese in termini di numero di consiglieri di amministrazione nelle società, dei 14 assessori esterni su 16, delle nuove consulenze esterne per centinaia di migliaia di euro. Forse si potrebbe «tagliare" anche qui.

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