Comune e Fiamme Gialle insieme per controlli patrimoniali sui nomadi

«Noi,insieme al corpo della Guardia di Finanza, dobbiamo far entrare la cultura civica nei cittadini. Dobbiamo spiegare loro, ad esempio, che chiedere lo scontrino, quando si riceve una prestazione o la fornituran di un bene, va a vantaggio di tutti i cittadini, perché i servizi che lo Stato offre vengono fatti anche grazie alle entrate» «Noi - ha aggiunto Belviso - vogliamo sensibilizzare la cittadinanza, iniziando dalle scuole superiori, spiegando l'importanza del rispetto delle regole in assoluto e allo scopo di far sì che tutti paghino le tasse». Il vicesindaco ha affrontato poi il tema nomadi. «All'interno del protocollo firmato tra Roma Capitale e la Guardia di Finanza - ha spiegato Belviso - sui soggetti che falsamente ottengono i titoli per avere dei benefici da parte delle amministrazioni, abbiamo deciso di strutturare un percorso specifico sul settore nomadi. Abbiamo perciò chiesto alla Guardia di Finanza di aiutarci ad avere un dato certo sulle persone che sono in grado di autosostenersi, anche al di fuori dei campi organizzati, per fare poi, con le associazioni cattoliche ed i presidi socioeducativi all'interno dei campi, un investimento in un'opera di accompagnamento all'autonomia dei nomadi». In giornata sono arrivati anche i nomi dei cinque eletti del campo nomadi River Sono Bairam Hasimi, Doru Poenaru, Romulus Enea, Ion Dumitru e Zarko Hadzovic. «Rappresenteranno le istanze delle loro comunità - kossovara, rumena e bosniaca - presso il Campidoglio. «L'elezione dei rappresentanti delle etnie nomadi è un passaggio molto importante poiché per la prima volta viene dato loro uno strumento fondamentale, l'elezione democratica - ha detto Belviso - Tra i doveri che saranno chiamati a rispettare e a far seguire ci sono il rispetto delle delle leggi e la tutela della sicurezza, due capisaldi del nostro Piano nomadi il cui obiettivo è la progressiva chiusura dei campi».