Scoppia il "caso Brozzi". Lista Polverini in crisi
C'è chi preferisce tacere, chi parla ma non "ufficalmente" e chi, invece, dichiara senza remore. Fatto sta che il «caso Brozzi» è l'argomento che più preoccupa la Pisana. Non si tratta infatti di un caso di poco conto. Il tentativo di sostituire il capogruppo della Lista Polverini, al momento fallito, potrebbe significare un nuovo assetto all'interno della maggioranza in Consiglio regionale. Il malessere di diversi consiglieri nei confronti della linea adottata dalla governatrice nei rapporti con l'Aula è la causa primaria della «crisi» manifestata sinora nelle assenze in consiglio. Un segnale forte al quale occorre ora dare una risposta. Al momento, grazie alla caparbietà di alcuni consiglieri, Brozzi resta al comando del gruppo. Si gioca però sul filo dei numeri. Al momento i 12 consiglieri della Lista Polverini sono spaccati a metà. C'è chi ha giurato fedeltà alla governatrice ed è pronto al colpo di mano e chi, invece, fa scudo sull'attuale capogruppo. In ballo non ci sono gli scranni dell'aula ma un differente peso della Lista da una parte e una differente natura della stessa che perderebbe quello spirito "civico" che la caratterizza. Un tema focale sul quale è intervenuto ieri il consigliere della Lista Polverini, Francesco Saponaro: «Se è vera l'intenzione di sostituire il capogruppo Mario Brozzi, si faccia una proposta chiara e lineare con tanto di programma da mettere ai voti. Non credo tuttavia che all'interno del gruppo ci sia un solo consigliere che avanzi critiche a Brozzi che, con opportune capacità intellettuale e politica, tenta di creare un gruppo coeso - dice Saponaro -. Il punto è un altro: penso che ci sia un'evoluzione del progetto politico della lista civica. Siamo disponibili a valutare qualsiasi ipotesi ma le scelte devono provenire direttamente dal territorio e dai consiglieri eletti nella Lista Polverini». Il diretto interessato, invece, affida a facebook il suo pensiero: «Evidentemente "cacciare" Mario Brozzi ormai sta diventando uno sport, pericoloso però! Come ho sempre detto non so se cambierò la politica, ma certo non lascerò che la politica cambi me. Sono e sarò sempre dalla parte di chi mi ha portato qui, costi quel che costi!!! affettuosamente Mario».