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Movida sempre più alcolica Ignorata l'ordinanza comunale

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Atre giorni dalla proroga del documento che prescrive il divieto di somministrare bevande alcoliche dalle 23 fino alla chiusura degli esercizi, il messaggio è rimasto su carta. Giusto lì, perché sugli scalini di piazza Trilussa e nei vicoli di Testaccio si fa lo slalom tra cocci di bottiglia e capannelli di ragazzi che sorseggiano indisturbati la loro birra. «L'ordinanza non è la bacchetta magica con cui ci proponiamo di risolvere gli effetti collaterali della movida, ma il mezzo che dovrebbe fungere da deterrente per esercizi commerciali e consumatori», giustifica il delegato alla sicurezza del sindaco, Giorgio Ciardi. Nei fatti, però, il messaggio sembra non essere passato. Ore 2,15. La gradinata di piazza Trilussa è l'affresco che più di ogni altro riassume la notte-tipo del divertimento romano. Succede nelle stesse ore a Testaccio, San Lorenzo, Campo dei Fiori, ma soprattutto qui l'alcol è il filo rosso che accomuna i gruppetti di giovani, molti stranieri, che nel weekend scuotono la movida della Capitale. Mentre le pattuglie della polizia locale passano al setaccio altri perimetri considerati «zone rosse», birra e cocktail scorrono a fiumi. Fino a notte inoltrata, e dunque ben oltre il «coprifuoco» delle 23 disposto dall'amministrazione, si vende, si acquista e si beve alcol. Comodamente seduti, a passeggio per strada, in prossimità di attività commerciali che continuano a somministrare bevande alcoliche anche agli avventori che non siedono al tavolo. «Molti stranieri non sono a conoscenza di questi divieti», puntualizza ancora Ciardi. Ma i romani come Carlo, studente di 23 anni appollaiato all'ingresso di Ponte Sisto sì: «Sappiamo se ci sono sanzioni per chi beve? Sì, ma facciamo attenzione, se vediamo la polizia buttiamo la bottiglia». Non serve del resto essere dei "Lupin" per aggirare la multa. Con l'ultima proroga il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha reso l'ordinanza anti-alcol effettiva fino al prossimo 16 dicembre. Insieme a divieti e sanzioni il giro di vite sulla movida conferma anche il dispiegamento di forze previsto per il piano estate: «I controlli restano estesi su tutto il territorio comunale, con una particolare attenzione al triangolo Trastevere, Testaccio e Trinità dei Monti, dove abbiamo schierato 30 pattuglie e 70 notturni – conclude il delegato del sindaco – Ordinanza inefficace? Si tende a puntare non tanto sulla repressione quanto sulla prevenzione, il fatto che i nostri uomini continuino a spiccare sanzioni dovrebbe disincentivare gli esercizi commerciali a violare le norme». I numeri confermano l'attività delle forze dell'ordine: «Questo weekend solo a Campo dei Fiori abbiamo spiccato 35 sanzioni tra consumatori ed attività», conferma il comandante degli agenti del I gruppo Stefano Napoli. La realtà, però, continua a raccontare un'altra storia. (fotoservizio Gmt)

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