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Grande festa per Saverio. Il suo cuore compie un anno

Saverio Marinelli al Bambino Gesù

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Saverio Marinelli il 13 febbraio compirà 17 anni. Ma anche ieri per lui è stato un giorno da celebrare. La famiglia e gli amici hanno festeggiato insieme al giovane all'ospedale pediatrico Bambino Gesù un anno da quando gli è stato impiantato un cuore artificiale permanente. L'operazione, la prima al mondo a un ragazzo di 15 anni, è stata realizzata il 30 settembre 2010 nel nosocomio del Gianicolo, dove Saverio è in cura da quando ha sei anni perché affetto dalla distrofia di Duchenne. Una malattia che un anno e mezzo fa ha iniziato a causargli scompensi cardiaci ricorrenti, tanto da richiedere un cuore nuovo. Qualche settimana fa Saverio è stato ricoverato nuovamente al Bambino Gesù per un'infezione. Presto, però, tornerà nella sua casa a San Venanzo, in provincia di Terni, e a scuola. «Non vedo l'ora. Voglio tornare dai miei compagni» dice il giovane, sottolineando la sua passione per l'italiano e la matematica. Ieri quasi tutta la sua classe, la III B del liceo scientifico «Luigi Salvatorelli» di Marsciano, era in ospedale per festeggiarlo. «Aspettiamo il suo ritorno. Gli abbiamo lasciato un posto libero al primo banco» esclamano i compagni, che ieri hanno regalato a Saverio un libro colorato fatto di disegni e frasi e una tuta della Juventus, la sua squadra del cuore. «Per mio figlio è stato un anno buono, salvo queste ultime complicazioni» racconta il papà Marsilio, preoccupato perché il ragazzo al rientro a scuola non avrà più l'insegnante di sostegno dello scorso anno. «Saverio si è molto legato ad Antonio che, per una questione di graduatorie, non potrà più seguirlo. Ma mio figlio sta benissimo con lui. Non è giusto che se ne debba separare». Saverio vive da un anno con un cuore artificiale, pesante 90 grammi e lungo 40 centimetri, che funziona a batterie al litio della durata di dieci ore e che ogni sera devono essere ricaricate. Ma che vita fa Saverio? «Normale, come gli altri ragazzi della sua età - spiega il cardiochirurgo Antonio Amodeo, che ha operato il giovane insieme all'équipe dell'ospedale - Saverio è stato dimesso due mesi dopo l'intervento. Ha avuto una vita normale per sette mesi. È andato a scuola, in gita con la classe, è uscito la sera. Poi ha avuto questa infezione, ma nel giro di dieci giorni sarà dimesso e tornerà a fare le stesse cose di prima». Dopo Saverio, al Bambino Gesù è stato impiantato un cuore artificiale a un altro bambino. «Probabilmente lo faremo anche a un terzo» spiega il dottor Giacomo Pongiglione, direttore del dipartimento di Medicina cardiologica e cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale.

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