Il paradiso dei Lancieri non si tocca
Tor di Quinto Il sindaco: «Sarà salvaguardato lo storico ippodromo dell'Esercito»
In attesa del fatidico giorno, il 7 settembre 2013, in cui si conoscerà la città organizzatrice delle Olimpiadi 2020 il Comitato promotore di Roma 2020 e l'amministrazione comunale lavorano alacremente per la causa della Capitale. Ieri mattina il sindaco Alemanno insieme a Mario Pescante, presidente del Comitato promotore olimpico e all'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini si sono incontrati con i vertici militari dei Lancieri di Montebello. Sul tappeto l'ipotesi, già annunciata, di creare il Villaggio Olimpico nell'area di Tor di Quinto dove sorge il complesso storico e sportivo dell'ippodromo dei Lancieri. Per ora resta solo «un'ipotesi» ha sottolineato il sindaco di Roma «e comunque l'ippodromo non verrà toccato, nè da questo progetto nè da qualsiasi altro piano di revisione urbanistica». Nel pieno rispetto «dei valori paesaggistici, sportivi, storici e militari di quest'area». Con l'occasione sono state mostrate le carte del progetto ipotetico che prevede la realizzazione di residenze per gli atleti e strutture di servizio su una superficie complessiva di circa 33 ettari. Su un'area che si estende a nord dello storico ippodromo militare e che ora ospita alcuni impianti sportivi della Marina e il vecchio poligono. Sarà avviata pure una bonifica nella zona di Campo San Piero e completato l'anello ferroviario. Dopo l'incontro alla caserma di via Flaminia Vecchia, Alemanno e Pescante hanno visitato personalmente l'ippodromo militare «Pietro Giannastasio». È un primo passo anche perché l'ipotesi entrerà in gioco soltanto dopo l'assegnazione dei Giochi. «Poi serviranno gli accordi formali e le convenzioni - ha concluso Alemanno - Tutto è da vedere e verificare. Intanto dobbiamo garantire che il nostro lavoro sia fatto nel rispetto di quello che i Lancieri, l'esercito e la cavalleria rappresentano in questa zona». Insomma se ne riparlerà dopo il 7 settembre.