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Alemanno contro la manovra: "Andiamo a Bruxelles"

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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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"Gli enti locali e le Regioni devono andare a Bruxelles per avere un contatto diretto con la Commissione europea e capire se l'interpretazione del patto di stabilità è quella che viene proposta qui in Italia. Lo ha detto Gianni Alemanno intervenendo, insieme con il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, a una tavola rotonda nell'ambito dell'assemblea annuale dell'Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, in corso a Roma.  Il sindaco spiega: "Fino a qualche anno fa ci dicevano di tagliare la spesa corrente per fare gli investimenti; adesso con questo patto di stabilità si è rovesciato tutto ed è più difficile fare spesa per investimenti che spesa corrente". "Mi vergogno di non potere assicurare i pagamenti" "La situazione è drammatica. Io mi vergogno come sindaco di non poter dare certezza dei pagamenti alle imprese". Così Alemanno. "Personalmente sono una persona che onora sempre i propri debiti, ma sopra di noi c'è il Patto di stabilità". Ha poi ribadito: "Se non c'è una sostanziale modifica della manovra, noi avremo il blocco degli investimenti a causa del patto che impedisce di spendere 43 miliardi presenti nelle casse dei comuni italiani. A dicembre, a Roma, rischiamo di chiudere 450 cantieri - ha concluso - e la situazione diventa drammatica anche per il trasporto pubblico locale e i servizi sociali". Appuntino di cronaca All'Ance c'è stato anche il siparietto firmato Iene. Sul palco è saltato all'improvviso un uomo vestito di verde, con bretelle e papillon, e ha cominciato indisturbato a ballare, canticchiando una silenziosa melodia di accompagnamento ai suoi passi ritmati. Al suo fianco, seduto sulla panca dei relatori, il sindaco Alemanno, che ha dapprima studiato l'uomo, cercando di intuire se fosse uno sketch preparato oppure un'incursione. Fino a quando, qualche risata in platea ha tolto i dubbi dei relatori. L'inviato delle Iene, mentre indisturbato continuava a ballare sul palco, è stato raggiunto da un agente della sicurezza che, prendendolo per la giacca, l'ha allontanato dal palco. A quel punto, la platea del Palazzo dei congressi - compreso lo scherzo e l'incursione non programmata - è scoppiata in una fragorosa risata, subito trasformatasi in applauso. Il sindaco, scomparsa l'incertezza, ha ironizzato, tra le risate dei presenti: "Pensavo fosse un costruttore ridotto alla disperazione".

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