Taxi più caro col bancomat
Salvo sorprese dell'ultima ora, inizia oggi in Aula Giulio Cesare la discussione sul nuovo regolamento taxi. Un provvedimento a lungo dibattuto e che si ripresenta al voto dei consiglieri capitolini in un momento in cui placare gli animi non sarà semplice. L'opposizione ha già promesso una battaglia senza sconti mentre il capogruppo Pdl, Luca Gramazio sta cercando di sedare i maldipancia interni e di chiudere compatti una capitolo assai complesso. Al di là dei risvolti politici del regolamento taxi (pure importanti nella stagione pre-elettorale che si è appena aperta) è il contenuto delle 41 pagine del provvedimento a porre, ancora, qualche riflessione. Le tariffe verranno aumentate con delibera di giunta in base a criteri stabiliti. I controlli sugli Ncc saranno molto più severi. Introdotte poi importanti regole anche per i disabili e i non vedenti: si rende obbligatorio il trasporto gratuito della carrozzina e del cane per ciechi. A colpire tuttavia è il nodo del pagamento con carta di credito e bancomat. La giunta aveva introdotto questo tipo di pagamento a partire da 30 euro di spesa. La commissione ha modificato il testo da una parte eliminando il limite minimo dei 30 euro, dall'altra inserendo un surplus nella tariffa. Per essere chiari il testo recita: «I tassisti e i noleggiatori accettano il pagamento del servizio tramite carte di credito e bancomat ed altre forme di pagamento diverso dal contante; il limite di obbligatorietà esclude le carte per i servizi sociali. Nel caso si uso di carte di credito o bancomat per il servizio taxi, si dovrà applicare alla tariffa un supplemento pari al 5% della stessa». Un cinque per cento in più su una tariffa che andrà già ad aumentare non è cosa da poco e che, all'interno di un regolamento dove si concede praticamente tutto, si poteva onestamente risparmiare. L'alibi dei costi aggiuntivi nell'utilizzo della carta di credito o del bancomat non regge affatto. Persino i commercianti, che certamente utilizzano più spesso e per cifre maggiori questi mezzi di pagamento, hanno rinunciato alla fatidica frase «più sconto se paga in contanti». Tutto questo senza considerare che basta scorrere il testo e poco più in là ci si accorge di un'altro piccolo ma sostanziale cambiamento tra il testo presentato dalla giunta e quello approvato in commissione. La ricevuta "automatica" (a fini di trasparenza e non fiscali) che la giunta voleva obbligatoria si potrà rilasciare «previa richiesta». Insomma, la materia di discussione c'è ed è ricca più che mai. La parola ora passa ai consiglieri capitolini che con il voto sul regolamento taxi si giocano già una piccola parte della prossima campagna elettorale.