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Pd in campagna elettorale. Si riparte dalla sicurezza

Degrado e violenza, protesta nel quartiere romano di San Basilio (Gmt)

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È iniziata ieri mattina a San Basilio la campagna elettorale della sinistra capitolina. L'occasione, ghiotta, non poteva essere mancata. I residenti sono scesi in piazza per protestare contro la delinquenza dilagante nel quartiere, dove martedì sera è stato investito da uno scippatore il tappezziere in pensione Ennio Lupparelli, morto al Pertini dopo due giorni di agonia. La Sinistra, dalle fronde sindacali a Sel passando per il Pd rappresentato dal combattivo segretario romano Marco Miccoli, era in prima linea. La presenza delle bandiere dei partiti d'opposizione e quelle sindacali fa pensare che per quanto potesse essere giustificata una reazione dei residenti, si sia trattato più di un comizio politico che di una protesta spontanea. Il sindaco non c'era per impegni politico istituzionali. Andrà oggi per rendersi conto della situazione, «poi vedremo cosa fare», ha detto in un messaggio. Tema del giorno, ovviamente, la sicurezza, o meglio, quella stessa insicurezza che nel novembre 2007 diede il via alla marcia (politica) sul Campidoglio di Gianni Alemanno. Il 30 ottobre venne violentata e uccisa dal romeno Romulus Mailat, vicino alla stazione Tor di Quinto, la signora Reggiani. Quella sciagura segnò l'inizio del declino dell'Amministrazione Veltroni e animò il clima elettorale di una campagna già in pieno svolgimento. Oggi, come vuole la legge del contrappasso, la Sinistra cavalca la morte del signor Ennio in anticipo di un anno rispetto al calendario elettorale (il voto per la nuova Giunta è previsto nel 2013). L'affondo dell'opposizione sulla (in)sicurezza della Capitale è stato preparato a dovere da una lunga scia di sangue che ha macchiato l'asfalto bollente di questa estate. La prima sciabolata, in un messaggio agli abitanti, è del presidente della provincia Zingaretti: «Essere in questa piazza oggi rappresenta un atto di solidarietà, di coraggio e di volontà che non può e non deve restare inascoltato. Mi dispiace non poter essere con voi... ma questa manifestazione significa voler essere protagonisti di una rinascita e chi rappresenta un'istituzione vicina ai cittadini ha il dovere di sostenerla, comprenderla e valorizzarla». Poi tocca al commissario regionale del Pd Vannino Chiti: «Le periferie di Roma meritano più attenzione da parte delle istituzioni. La rapina di San Basilio dimostra ancora una volta come le promesse che la destra lanciava nella campagna elettorale del 2008 erano pura propaganda». Poi l'affondo di Miccoli: «Dopo 3 anni e mezzo di fallimenti, Alemanno ha smesso di occuparsi della città. È un sindaco a mezzo servizio. Ora pensa a lanciare la sua delfina Meloni alle prossime elezioni romane - e ancora - il problema della sicurezza è sempre più sentito, come dimostra la manifestazione di questa mattina (ieri, ndr) dove si è registrata clamorosamente l'assenza degli esponenti della maggioranza in Campidoglio». Ma Alemanno oggi ci sarà: «Il grido d'aiuto del quartiere - ha detto ieri - non rimarrà inascoltato. Faremo di tutto, non solo per dare giustizia alla famiglia di Ennio Lupparelli, ma anche per garantire sicurezza e dignità ad uno dei quartieri più difficili della nostra Capitale».

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