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I minisindaci di centrosinistra montano sul tetto del Campidoglio

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La protesta dei minisindaci

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I presidenti dei Municipi di centrosinistra di Roma hanno simbolicamente occupato la torretta del Campidoglio e hanno calato uno striscione con la scritta Salviamo Roma. Alla protesta stanno partecipando presidenti Orlando Corsetti (I Municipio), Dario Marcucci (III), Ivano Caradonna (V), Giammarco Palmieri (VI), Roberto Mastrantonio (VII), Susana Fantino (IX), Sandro Medici (X), Andrea Catarci (XI), Gianni Paris (XV), Fabio Bellini (XVI), Antonella De Giusti (XVII). "Paralisi completa": "Noi Presidenti degli 11 Municipi di centrosinistra - spiegano i minisindaci - siamo stati costretti a manifestare ancora una volta per affermare che Roma merita un'altra considerazione. I Municipi di Roma sono oggi ridotti alla completa paralisi. Privi di risorse economiche e di personale, cercano di fronteggiare il malessere dei romani assicurando il governo dei territori in condizioni ormai disperate". Per i presidenti, il sindaco Alemanno "penalizza i romani perchè non si aprono scuole e asili nido ormai pronti; non ci consentono di spendere le poche risorse a disposizione dei nostri bilanci; non pagano le Ditte e le Aziende che assicurano servizi essenziali per i soggetti più deboli della città con rischio di interruzione delle prestazioni; non ci viene data la possibilità di interloquire con le Forze dell'Ordine per contrastare a livello locale la drammatica crescita della criminalità; non ci vengono affidate le competenze per gestire velocemente e con efficienza le aree verdi, la pulizia delle strade, la nuova illuminazione e in generale la manutenzione della città; non viene finanziata la vita culturale nei nostri quartieri". I municipi di destra non ci stanno. I presidenti del IV Municipio, Cristiano Bonelli, e il presidente del XII Pasquale Calzetta giudicano la protesta bizzarra:"Oggi manifestano in Campidoglio i presidenti dei municipi del centrosinistra, gli stessi che hanno rappresentato a livello locale le passate giunte colpevoli di aver accumulato un debito accertato di 9,7 miliardi di euro. Un debito insopportabile per il quale è previsto, grazie alla prudente gestione politica e amministrativa attuata dal sindaco Alemanno, un piano di risanamento che si concluderà nel 2046". "Vogliamo fare qualche esempio su alcune spese discutibili? Il I Municipio nel 2010 ha speso oltre 9 mila euro tra inserzioni pubblicitarie e banche del tempo; nel III Municipio la spesa per servizi e beni culturali ha raggiunto la ragguardevole cifra di 45 mila euro, oltre ai 6mila pagati per le banche del tempo; nel X Municipio, mentre la spesa per servizi e manifestazioni culturali è stata contenuta in 2.500 euro, destano più di un interrogativo - se confrontati con altri municipi - gli oltre 8mila euro spesi per le tessere Atac per il personale. Una lista che potremmo ancora ampliare".  

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