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Walter lascia a piedi il Pd

Walter Veltroni

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Caschetto in testa, giubbino da cantiere e un tuffo nel recente passato. Così, a sorpresa, l'ex sindaco Walter Veltroni, con l'ex assessore al Bilancio, Marco Causi, ha compiuto un sopralluogo nei cantieri della linea B1 della metropolitana, nella tratta tra piazza Annibaliano e piazza Gondar, accompagnato dal "padrone di casa", l'assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma.   Un blitz che ha suscitato perplessità e non solo (o meglio non tanto) nel centrodestra. Anche perché l'ex sindaco ha mostrato un'obiettività di giudizio che ha spiazzato chi si attendeva un attacco senza remore alla giunta Alemanno. "Sono particolarmente contento che quest'opera, la più importante della nostra amministrazione, sia stata portata a termine nei tempi prestabiliti - ha detto Veltroni - quando iniziammo i lavori c'era una legittima preoccupazione che questo cantiere sarebbe durato per un tempo infinito e invece finisce. Un evento straordinario in un'Italia dove la Salerno-Reggio Calabria e il Passante di Mestre non sono ancora finiti; Roma dà un esempio anche perché quest'opera rappresenta un lavoro svolto in continuità istituzionale, un metodo che difetta nel nostro Paese e nella nostra città. È una buona notizia". Restituisce il "bon ton", l'assessore Aurigemma "quest'opera dimostra come, quando si affrontano problemi importanti, c'è unità di intenti nonostante gli schieramenti. Dovrebbe essere un esempio per affrontare a livello nazionale problemi del genere mettendo da parte le strumentalizzazioni". tutti d'amore e d'accordo allora? Niente affatto. Se Veltroni guarda con piacere la realizzazione di un'opera avviata durante la sua amministrazione, in fatto di sicurezza (proprio quella che costò il Campidoglio al centrosinistra), picchia duro. "Penso che a Roma ci sia un'infiltrazione di criminalità organizzata, della Camorra e della 'Ndrangheta, particolarmente efferata e violenta e sulla quale bisogna avere un salto di attenzione perché la capitale e il litorale pontino sono investite, probabilmente, dalla nascita di un soggetto nuovo. Il numero di omicidi che ci sono stati è, per Roma, assolutamente inusitato - sottolinea l'ex sindaco - c'è anche un clima di violenza diffuso di cui la vicenda di San Basilio è la testimonianza. La sicurezza è un fatto di clima sociale e non solo di repressione; a questo proposito ricordo che si ironizzò sulle feste dei vicini e sulle iniziative sociali che facevamo e che erano invece tutte cose che tendevano a stabilire uno spirito di comunità senza il quale una grande città diventa violenta e quindi erano iniziative che garantivano la sicurezza". Non solo "no" da Veltroni allora, in controdetendenza con una parte del suo partito che invece ha fatto del "no" una bandiera di attività politica, a prescindere. E per questo, la visita ai cantieri della B1 ha infastidito molto più i colleghi del Pd che gli "avversari" del Pdl.

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